domenica 29 giugno 2008

Le interviste de "Il Mondo di Sky Tg24": Federica De Sanctis



E' colei che ci tiene compagnia con Sky tg24 Mattina 5 giorni a settimana. La donna del "Buongiorno", Federica De Sanctis. Permettetemi di dire:Bravissima e gentilissima!
Intervista con Federica De Sanctis

Raccontaci qualcosa di te e dei tuoi inizi nel mondo del giornalismo

Mi è sempre piaciuto scrivere ma da piccola non avevo individuato chiaramente cosa volessi fare da grande; volevo comunque scrivere e viaggiare, viaggiare e scrivere. Se fossi stata una scrittrice lo avrei capito subito e per viaggiare senza lavorare sarei dovuta essere un’ereditiera!….allora ho pensato che magari provare a fare la giornalista mi avrebbe permesso di fare un po’ di tutte e due le cose. Comunque mi sono data presto da fare: nei primi anni del liceo – come molti della mia età – collaborando con tv e giornali locali (in Umbria). A 18 anni mentre studiavo all’università a Roma, ho deciso che ci avrei provato sul serio. Per mesi e mesi non facevo altro che inviare curricula a chiunque: solo Italia Radio, del gruppo Espresso – forse mossa a compassione - mi ha mandato “in onda”. Ero appena laureata e lavorare subito è stata una bella fortuna. Tra dirette fiume, gr e servizi in giro ho poi iniziato a lavorare come inviata per Rai International. Nel 2000 sono arrivata a Stream, dove ho condotto il tg serale. Stream è stata acquisita da sky, a noi hanno fatto provini per la conduzione del nuovo Skytg24, il direttore Carelli mi ha scelta per la conduzione del tg della sera di sky. Il resto è storia recente.

Da qualche mese sei al timone del contenitore mattutino di Skytg24. Come è nata quest’idea e proseguirà anche nella stagione 2008-2009?

Credo continuerà visto che a casa piace. Dico credo perché -ovviamente- a decidere non sono io!
Skytg24 mattina è nata per rendere più ricca la nostra programmazione di news, per cercare di accontentare i telespettatori che al mattino – dalle 7 alle 10 – mentre fanno colazione, si preparano per uscire di casa ed hanno poco tempo per informarsi, in una manciata di minuti, vogliono notizie live e un minimo di approfondimento. Come sapete evitiamo l’effetto “chiacchiera in salotto”. Raccontiamo la giornata che inizia, gli appuntamenti più importanti in Italia e nel mondo, cerchiamo di approfondirli invitando esperti e ospiti competenti. In 3 ore e con ritmi molto serrati.

Com’è lavorare a Sky? Dal di fuori sembra un mondo molto diverso da quello di altri tg…

Credo anche io che sia un “microcosmo” diverso. Innanzi tutto perché siamo sempre in diretta ed il ritmo di lavoro è serratissimo. Secondo, c’è un età media molto bassa, non abbiamo grandi “vecchi” o star luccicanti, siamo tutti ragazzi che si sentono fortunati, e lo dico senza alcuna retorica, sappiamo che gente in gamba non ha avuto le stesse possibilità, di conseguenza il clima e la disponibilità che abbiamo al lavoro sono diversi.
Esiste una sana competizione, ma quella è fisiologica.
Terzo, siamo veramente liberi. In redazione, in conduzione, in esterna non sentiamo che la pressione delle notizie che incalzano o a volte quella dei capi che ci correggono se sbagliamo “cose tecniche”. D'altronde in un flusso continuo e massiccio di notizie l’errore o l’imprecisione ci possono scappare!! Mai subiamo indicazioni politiche o simili. Lo dico per esperienza quotidiana. Siamo decisamente svincolati dai cosiddetti poteri forti e questo penso che arrivi a casa. E’ un privilegio poter lavorare in un ambiente dove non esistono filtri, dove le notizie vengono date- accertata la fonte – così come sono.

Ultimamente Antonio Ricci, padre di Striscia, ha dichiarato che per fare la telegiornalista serve la bellezza e poco altro. Come rispondi?

Antonio Ricci è un grande geniale provocatore. Rispondo che la bellezza se ce l’hai è meglio; ma credetemi – e parlo per quello che conosco – non basta.

Hai un punto di riferimento nel giornalismo? Un mito?

Di mostri sacri, in Italia e fuori (soprattutto negli Stati Uniti) ce ne sono tanti. La mia lista è lunghissima. Inizio o lascio stare???

Lasceresti Sky per il posto di Maria Luisa Busi nel tg1 delle 20.00?

Non saprei. Comunque nessuno me lo ha proposto! Il tg1 delle 20.00 è il telegiornale per antonomasia in Italia ma Skyg24 ha creato indubbiamente uno stile nuovo e fresco che fa bene al giornalismo televisivo.

Una notizia che ti ha particolarmente toccato dare in diretta e una notizia che un giorno vorresti dare all’Italia intera..


Ogni giorno raccontiamo morte e tragedie, ma tra le tante storie non scorderò mai il rapimento e la morte del piccolo Tommaso Onofri. In quel caso sapevo con sicurezza che ci stavano seguendo anche i genitori di quel povero bambino, ed è stato veramente difficile. Ma anche qui la lista è lunga.
Una notizia che vorrei dare? La risposta più banale ma più sincera è annunciare “lo scoppio di una pace” o un passo avanti importante contro la fame nel mondo; ma per rimanere coi piedi per terra mi basterebbe annunciare che il prezzo della benzina si abbassa e gli affitti delle case diminuiscono (e lo dico anche per interesse personale!!)

Il tuo impegno ora è davvero quotidiano..il tempo libero che posizione occupa e cosa ti piace fare?

Il mio impegno è praticamente sempre stato quotidiano, con orari più comodi, certo. La vera novità è svegliarmi ogni mattina alle 4, senza pause, a parte il week end. Ancora mi devo abituare!! Anche il fine settimana libero pero’ è una bella abitudine. Lo sfrutto al massimo. Dormo, innanzitutto, poi trovo tempo per leggere, uscire, vedere gli amici, fare sport….va beh le cose che fanno tutti…

Federica, la vostra è una redazione molto giovane. Esiste competizione o invidia?

Esistono, certo che esistono. Sane e sacrosante perché il clima ancora- secondo me- non è inquinato.

Che libro stai leggendo adesso?


“Cacao” di Jorge Amado. Vorrei tanto andare in Brasile, almeno così ne respiro l’atmosfera… E poi sto riguardando le bozze di “Gerusalemme”, il libro che ho scritto con il collega Renato Coen, corrispondente dal Medio Oriente - edito sperling&kupfer- ma solo per eventuali correzioni visto che sta per uscire la seconda edizione. Ma quello in fondo è lavoro….

Arriva l’estate.. Federica al mare o in montagna?

ntagna?Al mare, sempre e comunque. In estate il mare italiano o comunque il mediterraneo; è il più bello. La montagna mi piace molto, ma d’inverno per sciare.

Un’ultima domanda che chiedo sempre a tutti: Un consiglio per i giovani che si apprestano ad entrare nel mondo delle news.

Preparatevi, studiate, credeteci ma siate umili, sempre. La preparazione è fondamentale; anche se sapere tutto è impossibile. E’ una qualità che immancabilmente, ovunque, viene premiata. Invece troppo spesso è trascurata da chi tenta la carriera con arroganza.
Non mi sento di dire altro, anzi se qualcuno ha qualche consiglio per me…..


giovedì 26 giugno 2008

Le interviste de "Il Mondo di Sky Tg24": Alessio Viola


Oggi è la volta di Alessio Viola, romano 33 anni. Conduce insieme a Valentina Bendicenti le edizoni in prime time a settimane alterne.


Raccontaci come è stato il tuo ingresso nel giornalismo…

Sono professionista dal 2003. Ho iniziato a 24 anni in un giornale di automobili. Poi ho seguito la Formula Uno per un agenzia sportiva e ancora carta stampata scrivendo per Gente, Panorama, La Macchina del Tempo, Tv Sorrisi e Canzoni, Il Foglio, L’Indipendente. Infine nell’estate del 2005 entro per la prima volta nella redazione di un tg e inizio a lavorare per Skytg24.

Il mondo di Skytg24. Com’è?

E’ stato il primo canale all news italiano. Basta questo per spiegare la novità che il nostro canale ha portato nel panorama dell’informazione televisiva. Oggi ci sono le nostre 39 edizioni, sempre in diretta, gli approfondimenti, le ultimissime che diamo durante tutta la giornata. E poi la nostra velocità di spostarci, di andare dove serve, una struttura snella e libera dai condizionamenti della politica. Insomma ce n’è abbastanza per dire che Skytg24 al momento è il miglior telegiornale italiano. Sono troppo di parte?

Da bambino pensavi a questa professione oppure i tuoi obiettivi e sogni erano altrove?

La tv mi è sempre piaciuta. Ma a dire il vero mi facevano sognare il teatro e il cinema. Grazie a mio nonno mi sono appassionato alla commedia all’italiana. Aveva un proiettore, vedevo i film in bianco e nero con il classico rumore della pellicola che scorre. Ho visto così quasi tutti i film di Totò. Il giornalismo è venuto dopo. Il mio sogno da ragazzino? Se non ricordo male era di diventare un grande attore. Poi sono diventato solo grande.

C’è un mito al quale ti ispiri? Non so un punto di riferimento?

No, nessun mito particolare nel giornalismo. Tantissimi colleghi che stimo però sì. Se proprio devo fare un nome per quel che riguarda la tv direi che mi piace Mentana. Avevo vent’anni quando nasceva il tg5. Mi ricordo molto bene le prime edizioni. E naturalmente anche quelle dell’una con Cesara Bonamici e un certo Emilio Carelli....

Conduci nel prime time, è una responsabilità maggiore?

Penso di si. Per tradizione il prime time è una fascia molto importante nel palinsesto e sento questa responsabilità. Voglio aggiungere che è anche un grande onore per me.


C’è una notizia che ti ha particolarmente emozionato dare in diretta ed una che invece vorresti un giorno annunciare?

Ci passano davanti talmente tante notizie che il rischio assuefazione è sempre dietro l’angolo. Un po’ come il medico che non si impressiona più davanti ai malati. Ma sono tante quelle che ti emozionano. In questo momento mi viene in mente il malore di Silvio Berlusconi a Montecatini. Stavamo seguendo il suo discorso in diretta e il suo svenimento pubblico ci colpì un bel po’. Per qualche istante pensammo davvero a qualcosa di brutto. Poi come sappiamo il Cavaliere si riprese, eccome.

Tra qualche mese si vota in Usa. Un tuo parere su chi riuscirà a vincere la corsa ?
Vorrei che vincesse Obama. Speriamo che lo “yes we can” originale vada meglio del “si può fare” veltroniano.

Obiettivi professionali per il futuro?

Mi piacerebbe condurre uno spazio di approfondimento con incontri e interviste a grandi personaggi. Un programma un po’ meno rigido nella forma rispetto al tg. Insomma, lo ammetto: sono un grande fan di David Letterman e di quel tipo di show.

Cosa fa Alessio Viola nel tempo libero, appena lontano dal mondo di Sky?

La prima cosa? Mi levo la cravatta. Il resto viene da sé.

Un libro, un cd e un film che tieni nel cuore ?

In questo momento mi vengono in mente Il piccolo principe, Puer Eternus di Hillman, molte canzoni di Vasco e De Andrè, Kubrik e De Palma in generale. Ma ce ne sono mille altri.

La conduzione in coppia è difficile? Lavinia Spingardi ti ha citato come il migliore..
Se la conduzione in coppia diventa difficile vuol dire che c’è qualcosa che non va. Con Lavinia Spingardi abbiamo iniziato insieme. C’è un feeling particolare. Ricambio il migliore con la migliore...

Un consiglio per chi si avvicina al giornalismo?
Due cose anzi tre. Curiosità, umiltà ed evitare di prendersi troppo sul serio. Quest’ultima cosa aiuta a essere più seri.
Un ringraziamento ad Alessio Viola

martedì 24 giugno 2008

Le interviste de "Il Mondo di Sky Tg24": Gianluca Semprini


Nuova intervista anche oggi: di scena il romano Gianluca Semprini

Raccontaci qualcosa di te e dei tuoi inizi nel mondo del giornalismo

Allora ho iniziato a vent’anni in alcune piccole riviste, qualche ufficio stampa, poi sono andato a suonare alla porta della radio che ascoltavo (Radio Rock) e li ho convinti a farmi provare. Da quel giorno praticamente sono in diretta… sono passato infatti ad Italia Radio e anche lì ho praticamente fatto tutto. Dai vetri in redazione alla rassegna stampa, l’inviato, gli approfondimenti. Una grande esperienza. Mi sono dimesso (e ho preso tanti soldi dal gruppo Espresso) a trentanni quando la radio veniva trasformata. Sono stato un po’ a casa a fare il papà e a scrivere un libro. Poi è capitata quasi per caso l’occasione con Stream che stava per chiudere. Un contratto di quaranta giorni appena scoppiata la seconda guerra del Golfo.


Come sei arrivato a Sky e come ti trovi in questo mondo?

Come ti dicevo dopo quei quaranta giorni è arrivato Sky. Già mi avevano buttato in diretta (Franco Ferraro è sua la responsabilità…) e quando i nuovi dirigenti hanno organizzato le prove di conduzione beh mi hanno preso. Certo non avevo il cosiddetto physic du role. Non ero bellino e perfettivo ma tenevo la diretta…Come mi trovo? Bene, anche se non penso di farlo a vita. Dopo quasi quindici anni di diretta mi sento un po’ bruciato. Cambierei volentieri, ma lamentarmi sarebbe uno schiaffo alla miseria.

Gianluca, tu hai già scritto dei libri su argomenti delicati della storia italiana. Vuoi parlarcene?

Brevemente, ho sempre avuto interesse per il neofascismo italiano. Il primo libro l’ho scritto insieme a Luigi Ciavardini, ex terrorista dei Nar poi condannato per la Strage di Bologna. Pur non essendo di destra ritengo quel processo assolutamente sbagliato. Il secondo libro, Destra estrema e criminale, insieme al collega di Radio Capital Mario Caprara. Si tratta di diciassette ritratti di altrettanti ex estremisti.


Hai in programma nuove pubblicazioni? E se si su cosa?

Sì, esce a settembre, sempre per Newton&Compton. Diciamo che il tema è simile. Poi basta, cambierò sicuro argomento e soprattutto mi riposerò.

Durante il periodo di campagna elettorale hai viaggiato per l’Italia ascoltando, forse meglio ancora dei veri protagonisti, le speranze e i problemi del nostro popolo. C’è qualche storia che ricordi in modo particolare?

Tutte, quando giri per strada e ascolti la gente tutto ti colpisce. Sempre se lo guardi con gli occhi del bambino. I ragazzi di Rignano Flaminio, i tassisti di Firenze, i camalli di Genova, gli abitanti della Maddalena, i lavoratori di Malpensa, chi ha una villa nel trevigiano, ma anche i disegnatori delle Winx nelle marche. Se mi posso permettere, prima delle elezioni, ma anche oggi ovviamente, tutti chiedono maggior fiducia. Però , sempre se mi posso permettere, non si può sempre chiedere alla politica la soluzione. Dovremmo avere tutti più stimoli, essere più avventurieri, riprenderci uno spirito che avevamo e abbiamo perso.


Tante ore in diretta e in conduzione. Una notizia che ti è rimasta impressa più delle altre?

Spesso dico che siamo come i medici, con tutto il rispetto per la loro professione che è molto più importante della nostra. Anche noi però conviviamo tutti i giorni con la morte. Quando dai notizie su notizie di vittime rischi di anestetizzarti e di diventare cinico. Poi arriva una notizia come quella della morte di Tommaso Onofri.. e ti rendi conto di non essere una bestia ma di avere un cuore. Ancora.

Le elezioni americane: Vedono per la prima volta un afroamericano che aspira al posto di presidente della superpotenza per eccellenza. Gli americani sono finalmente pronti a sfatare un tabù?

Chiediamoci se noi saremmo in grado di sfatare questo tabù. Penso proprio di no…Su questo siamo e restiamo, tristemente, un popolo di democristiani.

Quali sono i tuoi obiettivi professionali? Dove si vede Gianluca Semprini fra 5 anni?

Una bella trattoria sul mare. A girare per i tavoli. Non sarebbe male dopo tanto stress. Comunque mi piace troppo questo lavoro, mi piacerebbe provare con un quotidiano, l’unico mezzo che mi manca.

Gianluca Semprini avrà del tempo libero…come lo passa?

Primo con mia figlia Federica. Ha sette anni, il problema è che adesso cresce sempre di più e il suo tempo libero lo vorrà passare con le sue amichette (speriamo mai con il fidanzatino). Poi con gli altri valori della vita: la Roma, la donna del momento, Totti. Non sempre in questo ordine. Totti gioca troppo bene…

C’è rivalità in una redazione giovane come quella di Sky? Hai degli amici all’interno?
Giusta competizione ma un clima sopportabile. Rispetto almeno a tante altre redazioni. Rido e scherzo con tutti quando lavoro, però gli amici veri sono solo due.

Ultima domanda: Cosa consigli ai giovani che vorrebbero diventare giornalisti?

Passione, e come direbbe Panucci, “grandissima umiltè”.




Grazie Gianluca

lunedì 23 giugno 2008

Le Interviste de "Il Mondo di Skytg24":Alessandro Taballione


Inizio la settimana con un bel colloquio avuto ieri con Alessandro Taballione, giornalista esperto di politica che troviamo quasi quotidianamente nelle edizioni di Skytg24

Raccontaci qualcosa di te, su internet non si trova molto

Beh, nato a Roma, 32 anni, scuola di giornalismo di Perugia subito dopo la laurea
ho cominciato presto, durante l'università, scrivendo per un inserto di Italia Sera, che si occupava di volley, lo sport che pratico da ormai 15 anni..
poi lì è scoppiata la passione per il giornalismo
ho lasciato altri sogni, ma ne è valsa la pena
suonavo, in giro per locali, per l'Italia e pensavo fosse la mia vita
poi ho preso la penna in mano e non l'ho più lasciata
Primo stage a Repubblica, mi sembrava un tempio appena entrato.
poi la radio, dove mi son formato davvero
e poi, grazie ad un curriculum spedito grazie ad un mio amico, mi ha chiamato sky

Come sei arrivato a Sky e come ti trovi in un mondo cosi grande ?


A sky sono arrivato grazie ad un curriculum spedito via mail...quando mi hanno richiamato per il colloquio, quasi non ci credevo.
la cosa che mi ha più colpito una volta dentro è stata la freschezza.
La freschezza di idee, di "idea" del giornalismo
ho imparato che del nostro commento non importa e non deve importare niente a nessuno
noi siamo pagati per rompere le scatole, per fare domande e dare informazioni e notizie
e poi, lasciamelo dire con orgoglio
dentro sky c'è una regola su tutte
la meritocrazia
se ne parla molto adesso
noi la mettiamo in pratica da anni
bravura, impegno, dedizione, passione, disponibilità, queste sono le cose che ci chiedono


Hai usato un termine che sembra non appartenere all'Italia di oggi: Meritocrazia. E' bello sapere che in alcune aziende si usi invece! Altrove cosa deve cambiare ?


Sarebbe facile rispondere: fare in modo che non sia la politica a scegliere
Ma il problema è più complesso
Perchè il potere cercherà sempre di controllare l'informazione, è una costante
il primo passo dobbiamo farlo noi giornalisti
finchè ci andranno bene certe pratiche, non potremo mai chiedere al potere di farsi da parte da solo

Ti occupi della politica italiana. C’è davvero un clima nuovo come si sente dire in giro?

All'inizio sembrava di si. Ma pochi, nell'ambiente, ci credevano.,,,ed in effetti gli ultimi eventi, le parole di Berlusconi e Veltroni, sembrano aver seppellito ogni possibilità di vedere una legislatura all'insegna del confronto, più che dello scontro


Ricordi un fatto che più degli altri ti ha emozionato riferire in diretta?
Senza dubbio l'incidente della metro a Roma
sono stato il primo ad arrivare sul posto
Il primo a dare le notizie
insieme a tutta la squadra, abbiamo costruito una diretta non stop che è stato un momento davvero importante
e poi, le maratone elettorali...due nel giro di due anni..
quando si affrontano eventi di questa portata
c'è bisogno del lavoro di tutti
voglio dire che magari uno si ricorda chi va in video
ma dietro c'è un lavoro, penso ai ragazzi del pod, del coordinamento, della regia, e tutti quelli che ora non ricordo
che rende tutto quello che si vede possibile



Cosa fa Alessandro nel tempo libero?

Nel (poco) tempo libero
mi dedico alla mia nuova casa...sai...è come un secondo lavoro metterla su...
poi, libri, tanti e di tutti i tipi
pallavolo, ma adesso che è estate fuggo in spiaggia per il beach volley
e poi la musica
mi vergogno un pò a dirlo, ma prima di fare il giornalista, ho fatto anche piano bar
e quando posso, mi rintano coi miei strumenti
a suonare per ore

Cosa suoni?
Pianoforte
l'ho studiato fino al conservatorio

Tra gli uomini politici del nosto paese chi ha più potenziale?

guarda, rispondo così
Spero che presto possiamo pensare ad un presidente del Consiglio donna, e sotto i 60 anni
abbiamo bisogno di un ricambio generazionale profondo

Alessandro, un consiglio per i giovani che si avvicinano al giornalismo
Oddio..di consigli ne avrei bisogno io!
ma se posso dire una cosa
a quelli che si avvicinano al giornalismo dico
che c'è una grossa differenza tra essere un giornalista e fare il giornalista
cerchino di capire subito la differenza
e se si accorgono che lo fanno, ma non lo sono
lascino stare
è meglio


Un grandissimo Grazie ad Alessandro per la bella chiacchierata


venerdì 20 giugno 2008

Le Interviste de "Il Mondo di SkyTg24": Monica Peruzzi



E' la volta di una toscana D.O.C! Ecco a voi Monica Peruzzi, aretina come me(anche se io lo sono al 50%). Troviamo Monica alla conduzione nella fascia pomeridiana

Chiacchierata con Monica


Raccontaci qualcosa dei tuoi inizi nel mondo giornalistico

non credo di sorprendere nessuno, dicendo che ho iniziato durante l’università con uno stage al quotidiano “La Nazione” di Firenze. Che anno correva? Non chiedetemelo, era troppo tempo fa. Poi lo stage si è trasformato in contratto di collaborazione, finché una Tv locale mi ha chiamato per un contratto vero. Da lì sono passata in un’emittente regionale, Video Firenze, che lavora come service (girano le immagini) per Sky e Mediaset. Io mi occupavo di cronaca, quindi avevo un rapporto strettissimo con la redazione dei Tg. Mi dissero: “perché non mandi un curriculum”? L’ho fatto. Ed eccomi qui.

Come ti trovi a Skytg24?
Lavoro nel miglior telegiornale che esista in Italia, come potrei trovarmi? E’ una redazione di giovani, preparati e in gamba. C’è tanta voglia di crescere e far bene il nostro lavoro. Mi ritengo una privilegiata, anche perché ho trovato colleghi che si sono trasformati in amici veri.


Quali sono i tuoi miti, i tuoi giornalisti preferiti?

Persone che non ci sono più, che hanno saputo portare avanti le loro battaglie, che hanno seguito le storie dove accadevano. Inviati veri, non embedded, come va di moda adesso. Persone che testimoniavano le sofferenze delle popolazioni nelle zone di guerra. Sto parlando di Montanelli, della Fallaci e di Terzani. Non sempre ne ho condiviso le idee (politiche e non) ma ne ho sempre apprezzato il coraggio.


Quale notizia ti ha particolarmente colpito nell’annunciarla in diretta?

Ce ne sono molte di notizie che mi hanno colpito ed emozionato. Forse il momento più delicato, però, è stato quando Papa Giovanni Paolo II si è ammalato. Tutto il lungo calvario e poi la morte, mi hanno segnato, come persona e come professionista.
Grande emozione, anche se di tutt’altro genere, quando è stato catturato Provenzano. Quella è stata una giornata davvero storica.

Obiettivi nel futuro professionale?

Il mio desiderio è sempre stato quello di raccontare le cose dove succedono. Fare l’inviato sarebbe il sogno che si realizza. Ma potrei prendere in considerazione anche un periodo da corrispondente in qualche sede all’estero.

Parliamo di tempo libero: a cosa non rinuncia mai Monica Peruzzi

A un po’ di sano sport. Ora che è arrivata la bella stagione, scarpette, ipod e a correre. Poi un bel libro, che non deve mancare mai. E, non posso mentire: un puntatone di Lost, visto in inglese. Quello cui rinuncio, purtroppo a malincuore, sono le vecchie passeggiate a cavallo, il mio cavallo. Da quando sono a Roma è diventato impossibile tenerlo con me. E’ stato come abbandonare un figlio, meglio non parlarne.

Qual è il tuo film preferito, qual è il cd che ascolti di più e il libro che porteresti sempre con te?

Il film di sicuro è “I soliti sospetti”, semplicemente perfetto.
Il cd che ho ascoltato di più nella mia vita? Ligabue. Quello che sto ascoltando ora, l’ultimo di Jovanotti. Trovo che “A te” sia la canzone che ogni donna vorrebbe le venisse dedicata dall’uomo che ama.
Il libro…ce ne sono molti…ma quello che mi è rimasto nel cuore, da sempre, è “Il gabbiano Jonathan Livingstone”, di Bach.

Invece quale notizia vorresti un giorno dare in diretta?

Si può evitare di rispondere a una domanda? Non vorrei che quel che dico venisse usato contro di me…Va beh, tanto per dire una cosa che potrebbe sicuramente farmi piacere, direi: “notizia dell’ultim’ora, la Fiorentina vince lo scudetto. I Viola sono i nuovi campioni d’Italia….”.

In questi giorni Antonio Ricci ha detto che per essere telegiornaliste bisogna essere belle. Come risponde Monica Peruzzi?

Sicuramente l’aspetto aiuta, è innegabile. Non c’è bisogno che aggiunga che non siamo veline, però, vero? Non abbiamo certo scelto di fare le giornaliste perché siamo belle. Questo lavoro si fa per una passione vera, non perché si desidera diventare show girls, né tantomeno ricche o famose. Ma quando aspetto, cervello e preparazione si combinano… si diventa anchor di Sky Tg24!
Grazie Mille alla bella e brava Monica e in bocca al lupo!

martedì 17 giugno 2008

Le interviste de "Il Mondo di Skytg24": Raffaella Cesaroni




E' il momento di una nuova intervista ed è il momento di Raffaella Cesaroni, giornalista romana che stiamo vedendo in questi giorni alla conduzione del tg della mattina insieme a Claudio Calì.
Ringrazio Raffaella per la sua disponibilità e gentilezza.
Una chiacchierata con Raffaella Cesaroni
Raccontaci qualcosa dei tuoi inizi nel mondo giornalistico.

Ho scelto presto di diventare una giornalista. Estate dei miei sedici anni. Una Tv locale, Tele Lazio. Ottima palestra per iniziare. Ne avevo diciassette quando il direttore licenziò i conduttori del Tg. Ricordo le sue parole: stasera conduci tu! Prima ho pensato di svenire, poi mi sono lanciata. Ed è andata bene. Questa professione mi piace, mi diverte, mi appaga e allo stesso tempo mi consente di essere una donna libera ed indipendente. Non mi pare poco.

Quali sono i tuoi miti, i tuoi giornalisti preferiti?

Miti non ne ho. Quanto ai giornalisti, guardando in casa trovo la squadra di Sky Tg24 piuttosto competitiva. Un gruppo giovane e motivato. Seguo, ovviamente, la concorrenza. Mi piacerebbe avere la cultura di Gianni Riotta, aver fatto almeno la metà delle sue esperienze e dei suoi pezzi. Di Beppe Servegnini apprezzo preparazione e stile. Mi piace molto la semplicità e l’ironia che accompagnano sempre le interviste che fa per il nostro canale.

Quale notizia ti ha particolarmente colpito nell’annunciarla in diretta?

Non potrò mai cancellare il pomeriggio del crollo delle Twin Towers di Manhattan. Ero ancora a Stream News. Quasi 5 anni di conduzione di Sky Tg24 mi hanno offerto occasioni importanti. Mi torna in mente la notte della morte di Yasser Arafat… il mese vissuto nel Principato di Monaco per raccontare gli ultimi giorni di Ranieri III… le entusiasmanti maratone elettorali… il grave incidente nella metropolitana di Roma… gli attentati di Madrid e Londra… la commemorazione dei 10 anni dalla morte di Lady Diana. La conduzione del Tg è emozionante. Una grande responsabilità ogni giorno.


Come ti trovi a Skytg24? Obiettivi nel futuro professionale?

Se pensassi – oggi - di aver già realizzato il mio sogno professionale sarei demotivata anziché felice. Mi conosco, ho bisogno di sfide continue, stimoli, altrimenti, che noia! Sono molto felice di far parte della squadra di SKY TG24. Di aver speso il mio massimo per lo start-up di questo canale e di continuare a farlo ogni giorno che la mia sveglia suona alle 3. Ma voglio pensare di essere all’inizio del mio sogno professionale. Ho tanto da imparare, obiettivi da raggiungere che mi stimolano ogni giorno a fare meglio. So di avere una grande fortuna: passione e professione nella mia vita coincidono. E allora lavorare non è fatica.


Parliamo di tempo libero: a cosa non rinuncia mai Raffaella Cesaroni?

Adoro questa professione, ma da questo lavoro non mi faccio portar via la vita. E la vita per me è l’intera gamma dei sentimenti. Amare per me è necessità, essere amata un bisogno primario. Cuore e anima sempre nel privato e nel lavoro. Mi considero una donna solida e con idee chiare. Ma la mia forza mi arriva dall’amore che percepisco accanto a me. Una famiglia granitica prima di tutto, allargata ad una ristretta cerchia di persone che della mia vita sono parte fondamentale. In ordine sparso: non rinuncio al parco giochi con i miei piccoli nipoti, al pranzo della domenica (quando ce l’ho libera) con genitori, fratelli e cognate, alle chiacchierate fiume con le amiche davanti al caffè, ai viaggi ogni volta che posso scappare, alle corse al mare, ad un aperitivo romantico seduta su un muretto a Trastevere, a cucinare con passione per chi mi sta a cuore, ad un lungo massaggio rilassante, ad un pomeriggio di regali, alla cura dei miei gerani, ad una giornata di sole a Sabaudia, ad un piatto fumante di risotto alla pescatora, ad una lunga passeggiata ovunque sia…


Qual è il tuo film preferito, qual è il cd che ascolti di più e il libro che porteresti sempre con te?

Uno dei lussi della vita per me è stare sdraiata sul tappeto di casa a guardare un film. Esserne catturata. Se devo fare un titolo… “Qualcosa di personale” di Jon Avnet. Un film con dentro tutto.
Di musica ne sento tanta. Sempre accesa, ovunque. Ho scoperto una radio di musica solo italiana. Mi piacciono Vasco Rossi, Elisa, la Nannini, il mio conterraneo Tiziano ferro, i Tiromancino, Le Vibrazioni. Ma apprezzo molto anche gli artisti internazionali. I primi che mi vengono in mente… Jamiroquai, Rem, James Blunt, Skin, Sade, Alanis Morrisette.
Il libro? “Il Racconto dell’isola sconosciuta” del Nobel portoghese José Saramago. E’ una favoletta. Piena di significati. Sulla vita e sull’amore.

giovedì 12 giugno 2008

Le interviste de "Il Mondo di Skytg24":Lavinia Spingardi



Con estrema contentezza pubblico l'intervista alla brava Lavinia Spingardi,28enne romana che dal 2003 è entrata nella grande famiglia di Skytg24 e da qualche giorno conduttice delle edizioni in prime time.
A tu per tu con Lavinia Spingardi
Raccontaci dei tuoi inizi in questo mondo..

Ho iniziato quando avevo 19 anni come sostituzione estiva a verissimo, il rotocalco del Tg5, curiosando nella redazione del telegiornale, dopo un po’ sono riuscita ad entrarci lavorando nell’archivio. Nel 2003, appena ho saputo della nascita imminente di un telegiornale all news, il primo in Italia, ho bombardato il direttore Emilio Carelli di curriculum. Deve avermi assunto per sfinimento.

Come è lavorare a Skytg24? Siete quasi tutti molto giovani..

Questo ha consentito il nascere di una redazione senza troppi dislivelli al suo interno. Ci siamo sentiti tutti parte di un progetto grandissimo e nuovo. E nessuno, in questo, si è risparmiato.

Una domanda che sto facendo a tutte le tue colleghe.. Antonio Ricci ha detto che oggi per fare le telegiornaliste bisogna essere belle. È una provocazione?

Me lo auguro, anche se spesso, si ha l’impressione che la linea di separazione tra il mondo del giornalismo e quello dell’intrattenimento sia sempre più sottile.

Qual è stata la notizia che ti ha emozionato di più dare in diretta e quale vorresti un giorno annunciare?

Seguire la malattia di Papa Giovanni Paolo II, poi il conclave e l’elezione di Benedetto XVI è stata l’esperienza professionale, tra tutte, più forte.

5) Hai qualche punto di riferimento nel giornalismo? Non so…un mito?

Nella mia prima esperienza giornalistica osservavo Enrico Mentana. Continua ad essere uno dei miei preferiti.


6)Obiettivi professionali a medio-lungo termine?

Per ora mi concentro sull’immediato futuro. Da pochi giorni mi hanno spostato in conduzione la sera e mi impegno per riuscire al meglio in questo. Domani è un altro giorno come diceva Rhett Butler


Tempo libero: a cosa non rinuncia mai Lavinia Spingardi ?

A coltivare gli affetti. Quelli veri.


Un libro, un film e un cd che porti nel cuore?

A sangue freddo. (Una delle più grandi lezioni giornalistiche insieme a “I quarantanove racconti di Hemingway”). I Quattrocento colpi di Truffaut. “Live in Tokyo” di Chet Baker

La conduzione in coppia.. è complicato trovare la sintonia? E con chi ti trovi meglio? Vogliamo il nome!

Complicato e necessario averne con chi ti deve stare accanto per 6 ore al giorno. Il numero uno Alessio Viola. Abbiamo debuttato insieme e per entrambi era la prima volta. Purtroppo siamo stati separati. Chissà un domani..

Un consiglio per chi si affaccia a questo mondo?

Gli esami non finiscono mai scriveva De Filippo. Credo che questo valga per il nostro lavoro. Un lavoro che ogni giorno ti insegna qualcosa. Un lavoro, troppe volte, rovinato dalla presunzione di chi crede di aver imparato già tutto. Umiltà. E poi curiosità. Se non siete curiosi, lasciate perdere.
Ed ecco un brevissimo video di Lavinia in conduzione



venerdì 6 giugno 2008

Le interviste de "Il Mondo di SkyTg24":Luigi Filippo Ecuba


Pubblico oggi l' intervista ad una delle colonne portanti di SkyTg24, Luigi Filippo Ecuba, che troviamo nelle edizioni del mattino proprio di questi giorni
Breve Bio:

Luigi Filippo Ecuba, 37 anni, romano, giornalista professionista. Dal '98 al 2000 lavora presso Bloomberg tv, dove è redattore e conduttore del tg, si occupa principalmente di mercati finanziari. Nel 2000 diventa capo servizio ad Eurosport, dove sioccupa della copertura di tutti gli avvenimenti sportivi di rilevanza europea con la responsabilità editoriale della versione italiana di Eurosport.com. Poi l'approdo nel tegiornale diretto da Carelli
Ecco invece l'intervista:



Ciao Luigi
raccontaci qualcosa dei tuoi inizi nel mondo giornalistico…

Ho cominciato a scrivere quando ero ancora all’università. Solo piccole collaborazioni. La professione vera e propria l’ho cominciata a Londra: dopo aver terminato gli studi ho lasciato l’Italia per trasferirmi all’estero. A 26 anni ho firmato il mio primo contratto giornalistico. Ho lavorato per quasi 3 anni presso Bloomberg Tv, nella capitale britannica. A seguire TF1 (Eurosport ) a Parigi ed in fine, dopo diversi anni, sono tornato a Roma per cominciare l’avventura con Sky TG24.

Come ti trovi a Skytg24? Sembra una redazione molto variegata

Si lavora molto bene e a mio parere resta un’isola felice nell’universo giornalistico italiano. Fortunatamente il nostro editore non è italiano e questo ci dà la possibilità di lavorare senza legami con il mondo politico, permettendoci massima obiettività.

Quali sono i tuoi miti, i tuoi giornalisti preferiti?

Non ho la tendenza a mitizzare, comunque ammiro molto tutti coloro che si impegnano attivamente per la libertà d’informazione: è un’enorme responsabilità “creare la realtà della gente” (distorcere i fatti, nel raccontare, è molto facile)

Quale notizia ti ha particolarmente colpito nell’annunciarla in diretta?

E’ difficile rispondere…Forse la morte di Giovanni Paolo II, o l’esecuzione di Saddam, oppure la morte di Arafat (eventi che abbiamo sempre seguito con immagini in diretta e andando a braccio)… Ma non ne sono sicuro…L’essere in diretta per quasi 6 ore al giorno, da quasi 5 anni, non ti permette di fare una valutazione rapida.

Obiettivi nel futuro professionale?

Crescere: se Sky mi darà questa opportunità non cambierò azienda e testata


Parliamo di tempo libero: a cosa non rinuncia mai Luigi Filippo Ecuba?

Alla mia famiglia. Il tempo libero lo passo con mia moglie e i nostri due fantastici bambini. Loro sono la cosa più importante: il lavoro viene dopo


Qual’ è il tuo film preferito, qual’ è il cd che ascolti di più e il libro che porteresti sempre con te?

Di solito i film che ho molto apprezzato non li rivedo. Idem per i libri. Ho letto due volte solamente “Il Signore degli Anelli di Tolkien”. Avevo 15 anni.

Quale notizia nei prossimi anni vorresti dare in diretta?

Più che “quale” notizia dare, preferirei: “da dove darla”. Mi piacerebbe essere inviato sulla Stazione Spaziale Internazionale, in orbita attorno alla Terra a circa 400km d’altezza…Il giornalismo scientifico è una mia passione…Sono già stato inviato a Cape Canaveral (in Florida) più di una volta.

Elezioni Usa: chi vince?

Purtroppo la Clinton, non ritirandosi, sta danneggiando non poco il rivale democratico Obama. Una presa di posizione inspiegabile, visto che ormai già da tempo il senatore afro-americano ha un vantaggio irraggiungibile. Così facendo, Hillary, favorisce il repubblicano McCain, secondo me ora favorito per la presidenza degli Stati Uniti.

Un consiglio per i giovani che si avvicinano al giornalismo?

Siate sempre obiettivi. Da voi dipende la libertà di pensiero della gente. Un’informazione distorta non permette un’opinione incontaminata

Grazie mille a Luigi per il tempo e la cortesia
Come per Marco Piccaluga, di seguito un minivideo di Luigi in conduzione



lunedì 2 giugno 2008

Le interviste de "Il mondo di Skytg24": Marco Piccaluga





Con estremo piacere inauguro questo blog con l'intervista a Marco Piccaluga che troviamo spesso nelle edizioni in prime time di SkyTg24


Marco Piccaluga è nato a Roma il 2 novembre 1970. Laurea in Scienze della Comunicazione (110 e lode), laurea breve in Giornalismo (70/70), iscritto all'Ordine dei giornalisti (Lazio e Molise), elenco professionisti, dal 18 settembre 2002. Ha collaborato con l'Informazione, AdnKronos, Rai, TG1 redazione cronaca, Il Tempo, Inn-Italia News Network (Telepiù digitale).Oggi lavora a Sky Tg24 come redattore e conduttore del telegiornale





Ed ecco invece l'intervista:

"Ciao Marco
raccontaci qualcosa dei tuoi inizi nel mondo giornalistico…"

Ho fatto come tutti, credo. Mi sono laureato e nel frattempo ho cercato di lavorare come stagista ovunque capitasse. Ricordo il mio primo stage a Famiglia Cristiana. Era il 1993. E la mia prima esperienza in un quotidiano (l’Informazione) tra il ’94 e il ’95. Da lì in poi, tante collaborazioni in piccole radio, tv private, riviste e agenzie di stampa specializzate. Dopo la laurea ho spedito curriculum a tutti i quotidiani, le radio, le televisioni che conoscevo. Nel ’99 ho cominciato a collaborare con l’Adn Kronos, il mio primo lavoro “serio”, cioè pagato. Pippo Marra mi disse: “Stiamo facendo un esperimento audio video, i giornalisti li mandiamo in giro con la telecamerina: vai e fammi vedere se sei capace”. Ero capace. Infatti mi richiamarono ancora e la collaborazione andò avanti fino all’assunzione a Sky. Contemporaneamente andai a bussare alla porta di un’emittente televisiva satellitare che stava aprendo un canale all-news sulla piattaforma Tele+. Mi presero in prova e poi mi assunsero a tempo indeterminato. Il canale si chiamava INN. Fu un’esperienza fallimentare, per colpa di un direttore inetto. Mobbizzato e sottoutilizzato, nel 2003, appena nata Sky, diedi le dimissioni e mandai il mio curriculum al direttore di quella che sarebbe diventata SKYTG24. Decise di darmi fiducia, ed eccomi qua. Da ormai 5 anni.


2)Come ti trovi a Skytg24? Sembra una redazione molto variegata

Quella di SKYTG24 è la redazione migliore con la quale abbia mai lavorato. Sin da quando siamo partiti, si è creato un clima ottimale. Siamo una redazione molto omogenea, più che variegata. E siamo tutti, o quasi, amici anche fuori. Non capita spesso. Ed è quello che fa di questo Tg un unicum nel panorama televisivo italiano.

3)Quali sono i tuoi miti, i tuoi giornalisti preferiti?

Nessun mito. Non ho magliette con la faccia di nessuno stampata sopra. Invece ho colleghi che rispetto molto e dai quali cerco di imparare qualcosa. La maggior parte di loro è a SkyTg24. Fuori di qui seguo con ammirazione Milena Gabanelli, Antonio Caprarica, Riccardo Milan, Magdi Allam e Annalisa Spiezie.



4) Quale notizia ti ha particolarmente colpito nell’annunciarla in diretta?

Papa Giovanni Paolo II che stava morendo. Il nostro vaticanista in collegamento da San Pietro si emozionò al punto di non riuscire più a parlare. Trovò la forza di andare avanti ricacciando in gola le lacrime. Ricordo come se fosse adesso le parole del direttore prima di andare in onda: “Non vi preoccupate. Qualsiasi cosa succeda, anche se vi dovesse venire da piangere, restate calmi. Siamo tutti uomini, il pubblico lo capisce”.

5)Obiettivi nel futuro professionale?

Mi piacerebbe molto lavorare all’estero per qualche anno. Ad agosto sarò a Pechino per coprire le Olimpiadi. Credo che sia un buon punto di partenza.

6)Parliamo di tempo libero: a cosa non rinuncia mai Marco Piccaluga?

Allo sport, alla musica, alla buona cucina.

7) Qual’ è il tuo film preferito, qual’ è il cd che ascolti di più e il libro che porteresti sempre con te?

Non ho un film preferito, ma un genere. Mi piacciono i film verità, le storie di cronaca: da “Il caso Moro” (1986) a “Schindlerlist”, da “Il muro di gomma” a “Babel”, da “Munich” a “Gomorra”.
I cd che porto con me: musica classica ed heavy metal.
I libri che preferisco? Come i film: cronaca, documenti. In questi giorni sto leggendo “Monnezzopoli” del mio collega Paolo Chiariello, sull’emergenza rifiuti in Campania. Ma prediligo il filone del terrorismo anni 70-80 in Italia.

8)Quale notizia nei prossimi anni vorresti dare in diretta?


La notizia che sognavo di dare, l’ho data. Era il 9 luglio del 2006. A Berlino Fabio Grosso aveva appena calciato l’ultimo rigore contro la Francia e volava verso i compagni. Tutta la nazionale volava verso Fabio Grosso. In redazione, alle mie spalle, tutti volavano verso tutti. Io ero fermo, in onda. E stavo dicendo: “E’ finita, l’Italia è Campione del Mondo!”.

9) Elezioni Usa: chi vince?

McCain. Nonostante tutto in America “non si può ancora fare”.

10)Un consiglio per i giovani che si avvicinano al giornalismo?

Nessun consiglio. Ognuno ha i suoi tempi e i suoi modi. Io personalmente odiavo i consigli degli altri. Mi dicevano tutti che la prima cosa da fare era prendere il tesserino da pubblicista. Non l’ho mai preso. Eppure ho sempre lavorato.
Ringrazio di cuore Marco per la disponibilità e l'estrema gentilezza. Ecco un suo breve video durante la conduzione.