mercoledì 24 settembre 2008

Le Interviste de "Il Mondo di Sky Tg24": Gabriele Barbati





Difficoltoso è stato trovare un contatto con il giornalista più girovago del mondo, ma grazie a qualcuno, finalmente una bella chiacchierata con Gabriele Barbati, visto spessissimo negli ultimi mesi su Sky Tg24 dove collabora dalla Cina.





Raccontaci prima di tutto qualcosa di te

Sono in un Internet point a Kashgar, profondo ovest cinese, a una manciata di chilometri dal Pakistan. Sono arrivato qui dopo venti giorni di viaggio in autobus e treno da Pechino, in mezzo ai mussulmani cinesi e poi tra gli allevatori di yak della minoranza kirghiza. Le immagini sono sul mio blog di cui, e ringrazio Simone, trovate il link in questa pagina. Ecco un esempio di quello che sono e che mi piace fare.

Come nasce la tu collaborazione con Sky Tg24?

Nel giugno di due anni fa, dovevo decidere dove spendere il secondo stage previsto dalla mia scuola di giornalismo. Per varie ragioni ho deciso, “di pancia”, di andare all’estero e provare a lavorare da li’. Ho scelto la Cina e sapevo che Skytg24 cercava un collaboratore/corrispondente da li. Al direttore Carelli l’idea e’ piaciuta.


Hai dei miti, dei giornalisti che ammiri, non so anche del passato?



Ho sempre ammirato chi parte per andare a lavorare sul campo. A differenza del giornalismo di una volta, oggi accade sempre di meno, per mancanza di interesse e denari, anche nel caso delle grandi testate. Per questo ho collezionato tra i miei modelli una serie di freelance, spesso autori al contempo di testi e foto. Guardando al passato, senz’altro, prima per i suoi lavori e poi per i suoi libri, Tiziano Terzani.

Ti abbiamo seguito negli ultimi mesi, sia prima che durante i giochi Olimpici. Ci hai illustrato la Cina. Qual è il tuo parere su questa nazione immensa?

Credo che conosciamo un decimo di questo Paese. Abbiamo visto le luci delle Olimpiadi e prima gli scandali dei cibi contraffatti e dei diritti negati. Nei prossimi anni vedremo maturare definitivamente la classe media cinese e dunque le richieste anche politiche della gente comune. Allora il Partito unico che guida la Cina dovra completare il cambiamento intrapreso negli ultimi trent’anni. Stiamo a vedere.

Dei tanti servizi da te fatti, quale sono quelli che maggiormente ti sono rimasti dentro?

I giorni trascorsi nella Cina meno nota, tra la solidarieta e il patriottismo degli sfollati del Sichuan, dopo il terremoto di maggio.

La questione dei diritti umani in Cina è sempre stata in prima pagina durante i Giochi. Ora molti temono un appanno sull’argomento. Il tuo pensiero?


Sui diritti umani non e’ cambiato nulla negli ultimi anni. Il caos sollevato giustamente in vista dei Giochi non ha cambiato minimamente l’atteggiamento delle autorita’ cinesi. Qui e’ in corso un processo guidato dall’alto, in cui il partito comunista cerca di modernizzare il paese rimanendo al potere. I cambiamenti verranno solo quando un miliardo di cinesi chiedera diritti e il partito, soprattutto sulla spinta dei leader piu giovani, li concedera.

I giochi Olimpici visti i tv sono stati bellissimi. Dal vivo penso ancora meglio. Quali imprese sportive italiane o non ti va di menzionare?

Sono rimasto impressionato piu dalla macchina da guerra “sportiva” preparata dalla Cina. Ha dominato il medagliere stracciando gli avversari. Come imprese individuali, non posso che citare la Giamaica e Usain Bolt, piuttosto che l’Italia. Le finali dei 100 e dei 200 metri, li nelle prime file del Nido d’Uccello, sono state memorabili.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?

Continuare a girovagare per l’Asia.

Il tempo libero di Gabriele: esiste? Se si cosa ami fare?

Leggere, guardare tutti i film piu recenti disponibili in dvd in Cina a circa un euro, pensare il prossimo viaggio da fare.

Cosa ti senti di dire ad un ragazzo che vuole intraprendere il giornalismo?


Gli direi di non aspettare le cose, ma di andare a prendersele. Il meglio, come e’ stato insegnato a me a suo tempo, e’ essere giornalisti completi: sapere scrivere per la stampa, saper parlare in radio, sapere fare televisione. Dopodiche imparare anche la parte tecnica, ad esempio fotografare o girare e montare immagini. A saper fare tutto da soli, non mancheranno mai le occasioni e il lavoro.

15 commenti:

  1. Anonimo24.9.08

    Poteva anche argomentarele meglio le risposte...
    Insomma Simone , sei stato alla caccia di questo ragazzo ma...il risultato?

    RispondiElimina
  2. Anonimo24.9.08

    Poteva anche argomentarele meglio le risposte...
    Insomma Simone , sei stato alla caccia di questo ragazzo ma...il risultato?

    RispondiElimina
  3. Anonimo24.9.08

    bravo si ma moscio!

    RispondiElimina
  4. Anonimo26.9.08

    eccizionale giovae con un vero potenziale. Non come certi altri

    RispondiElimina
  5. Caro Enrico, ognuno risponde e argomenta come crede. Forse Gabriele è stato più sintetico di altri ma traspare l'amore per il suo lavoro e la grande passione per il continente asiatico. Non è mica necessario fare poemi su ogni risposta:)

    RispondiElimina
  6. Anonimo27.9.08

    lo avevo notato alle Olimpiadi. mi piace perchè è posato e non moscio come dite

    RispondiElimina
  7. Anonimo27.9.08

    un vero bravo

    RispondiElimina
  8. Anonimo28.9.08

    A Gabrie'... so' due mesi che stai in giro! Ma quando torni???

    RispondiElimina
  9. Anonimo28.9.08

    personalmente non mi piace molto ma devo dire che a Pechino è stato grandioso. Sempre corretto e puntuale.
    Bravo.

    RispondiElimina
  10. Anonimo28.9.08

    sentiremo parlare sempre di più di questo giovane.
    Un collega.

    RispondiElimina
  11. Anonimo29.9.08

    Bella scoperta quella di Barbati. Potenziale enorme ma più sprint please!

    RispondiElimina
  12. Anonimo30.9.08

    Complimenti a Gabriele.

    RispondiElimina
  13. Anonimo3.10.08

    Buon giornalista

    RispondiElimina
  14. Anonimo6.10.08

    belle le nuove foto. è un ragazzo davvero bravo da prendere come esempio

    RispondiElimina
  15. Anonimo7.10.08

    che piacere leggere finalmente qulacosa su Gabriele!

    RispondiElimina