martedì 31 marzo 2009

Le interviste de " Il Mondo di Sky Tg24": Martina Riva


E' la volta di Martina Riva,friuliana, giornalista esperta di spettacolo. Con lei parlaimo di Oscar, cinema e tanto altro!
(Ringrazio per la stesura delle domande una mia cara amica)

Raccontaci qualcosa di te e dei tuoi primi passi nel mondo del giornalismo…

Quante ore abbiamo? Purtroppo noterete che non ho un grande senso della sinstesi, ma in questo caso mi sforzero’ di limitare al minimo le informazioni da darvi. Diciamo che ho sempre avuto una propensione per la parola scritta e l’esposizione pubblica, tanto che gia’ alle elementari venivo scelta dalle maestre per presentare le recite o le esibizioni delle varie classi. Ho cominciato a pubblicare i miei primi articoli sul giornalino delle Medie, e poi sulla rivista universitaria “Cinergie”. Il salto vero l’ho fatto dopo la Laurea in Conservazione dei Beni Culturali (con tesi in Storia del Cinema), quando sono andata a Los Angeles e a UCLA ho frequentato una Extension (sorta di Master) in Print and Broadcast Journalism. E’ stata un’esperienza fondamentale, dal punto di vista umano, naturalmente, e professionale. Ho avuto come docenti reporter e direttori di testate, che hanno fatto fare a me e ai miei compagni esperienza sul campo! Grazie a loro ho cominciato a scrivere sui siti americani di cinema e alcuni miei articoli sono stati pubblicati anche sul quotidiano Philadelphia Daily News e su altri giornali locali (cosa che, per un’italiana di madre lingua, non e’ certo cosi’ scontata!). La cosa piu’ importante e’ che ho avuto la possibilita’ di fare due stage, il primo a KCET (una TV pubblica californiana), il secondo a KTLA, network del gruppo Warner. Quest’ultima esperienza, trasformatasi in lavoro dopo due sole settimane di stage, mi ha permesso di venire a contatto con Sam Rubin, uno dei piu’ importanti reporter di spettacolo degli Stati Uniti, e di inziare a frequentare il mondo dei junket, delle prime, dei tappeti rossi e dei premi importanti. Ho lavorato li’ per tre anni, fino a quando e’ arrivata nella mia vita SKY TG24…

Come sei arrivata a Sky?

Si potrebbe dire per caso e per grande fortuna…anche se io non credo nelle coincidenze e sono convinta che la fortuna vada cercata e costruita! Ero tornata in Italia da Los Angeles per far visita ai miei (che non vedevo da un anno e mezzo). Portai con me dei curriculum e degli show reel con un po’ del lavoro da me svolto a KTLA…tanto per non tenere chiusa nessuna porta, per vedere che aria tirava in Italia nel caso in cui avessi deciso di rimpatriare… Iniziai a farli vedere a varie TV (Mediaset, La7, Coming Soon TV) e a produzioni indipendenti. Poi, durante un viaggio a Roma con papa’ (lui lavorava, io facevo colloqui) ebbi la fortuna di incontrare in un negozio di mobili (papa’ vende cucine!) Silvia Mazzucco. Le feci vedere i miei lavori, le consegnai un mio curriculum e tre mesi dopo tornai in Italia per il colloquio vero e proprio con il Direttore Emilio Carelli e il vicedirettore Ivano Santovincenzo. Due settimane piu’ tardi affrontai il test sul campo: coprii in diretta da Santa Maria (due ore a nord di Los Angeles) la fine del processo a Michael Jackson. Era il 13 giugno del 2005, ricordo benissimo la paura, l’emozione, l’agitazione di quella giornata. Il 22 agosto 2005 e’ stato il mio primo giorno di lavoro nella redazione spettacoli di SKY TG24 a Roma!

Cosa pensi di questo Tg così imponente?

Sono orgogliosa di far parte del team di SKY TG24. Ritengo il nostro sia un telegiornale completo, innovativo, veloce, fresco, giovane, e mi fa piacere verificare quotidianamente come sempre piu’ addetti ai lavori ci seguano e ci facciano i complimenti per il nostro lavoro. Adoro il fatto di poter essere sempre sulla notizia e di arrivarci per primi. Mi dispiace solo che lo spazio dedicato allo spettacolo non sia abbastanza (fosse per me ci sarebbero piu’ speciali, piu’ approfondimenti, piu’ dirette, piu’ rubriche), ma il mio e’ ovviamente un giudizio di parte…

Hai avuto miti o punti di riferimento, insomma qualcuno che avresti voluto emulare?

Da un punto di vista umano i miei punti di riferimento principali sono sempre stati e rimangono i miei genitori e il mio nonno Dodo (e’ lui che dall’alto continua a proteggermi, qualunque cosa io faccia). Nel mondo del giornalismo sono cresciuta osservando e nutrendo una grande ammirazione per Gianni Mina’: sin da piccola ho imparato a seguire i suoi reportage e le sue inteviste, rimanendo sempre molto affascinata dalla sua capacita’ di relazionarsi con chiunque in modo confidenziale, diretto e semplice. Per quanto riguarda l’ambito specifico del giornalismo di spettacolo, devo confessare di studiare da sempre con grande ammirazione il lavoro di Anna Praderio. Quando da ragazzina la guardavo coprire eventi come i Festival o gli Oscar fantasticavo pensando: “Chissa’ come dev’essere bello poter seguire quegli eventi da vicino...come mi piacerebbe poter essere al suo posto”. Ti lascio immaginare la mia soddisfazione e quasi incredulita’ quando il tutto si e’ avverato! Ancora oggi quando vado al lavoro a volte mi chiedo se stia veramente accadendo!

Ti occupi di spettacolo a 360 gradi. Come nasce la passione?

Confesso di essere una persona molto fortunata... I miei genitori sono giovani e giovanili, grandi appassionati di cinema e letteratura, vivaci viaggiatori e curiosi visitatori. Credo di aver ereditato (o meglio assorbito) da loro la tendenza a leggere, studiare, vedere, esplorare. In casa mia sono sempre circolati moltissimi libri, tanti dischi (niente musica classica ma tutto il meglio del pop e rock italiano e internazionale) e un numero esagerato di film! La passione nasce sicuramente da li’, aiutata dal fatto che mio papa’ per anni ha organizzato concerti, mostre ed eventi culturali per la locale Pro Loco...inevitabile rimanere coinvolti! Che altro dire, sono del segno dei Pesci quindi la sensibilita’ artistica e’ del tutto innata in me!



E’ risaputa la tua passione per Kubrick. Ti va di parlarcene?

La mia passione per Stanley Kubrick nasce dalla visione di ARANCIA MECCANICA, film che i miei genitori mi avevano spesso descritto come un capolavoro. Devo ammettere che la prima volta che lo vidi in VHS (appena compiuti i 18 anni) non riuscii ad arrivare fino in fondo, interrompendo anzi la proiezione a 10 minuti dall'inizio. Quelle prime scene mi avevano impressionato per la loro violenza, crudezza, realismo, ma avevano lasciato dentro di me un senso di potenza visiva, di perfetta composizione dell'immagine, di accuratezza dei dettagli (ero rimasta particolarmente toccata dalle scelte musicali). Pochi giorni dopo riaffrontai la visione arrivando fino in fondo e rimanendo del tutto innamorata dall'opera. Dopo quel film iniziai a vedere tutte le altre pellicole di Stanley, mi appassionai di musica classica (di Beethoven in particolare) e al momento opportuno scelsi di sviluppare la mia tesi di Laurea in Storia del Cinema su uno dei suoi film: naturalmente la mia scelta principale ricadde su ARANCIA MECCANICA, ma il mio relatore mi suggeri’ di cambiare pellicola privilegiandone una che fosse un po’ meno conosciuta e studiata. Alla fine realizzai una tesi sperimentale comparativa su LOLITA, altro grande capolavoro del Maestro newyorkese.



C’è qualcuno che oggi può essere ritenuto un nuovo Kubrick?

Domanda difficile… A mio parere ci sono molti registi di talento e grandi capacita’: tra i giovani mi piacciono molto Christopher Nolan, Baz Lurhman, Kevin McDonald, Todd Haynes, Danny Boyle che seguo da ben prima di SLUMDOG MILLIONAIRE; tra i “classici” inutile citare i vari Clint Eastwood, Woody Allen, Ron Howard, Martin Scorsese. Non credo ci sia un erede di Stanley Kubrick…secondo me un cineasta che ha molte delle caratteristiche che furono tipiche del genio del Bronx e’ oggi Michael Mann.

Hai seguito gli Oscar. L’esclusione di Gomorra ti ha stupito?

Istintivamente si’! Quando e’ arrivata la notizia dell’esclusione del film di Matteo Garrone ci sono rimasta veramente male! Non me lo aspettavo proprio, anche perche’ durante il lancio del film negli Stati Uniti, lo scorso novembre, mi trovavo proprio a Los Angeles, e ho potuto vedere di persona l’entusiasmo con cui il film era stato ricevuto oltreoceano. Ragionandoci su, pero’, mi sono resa conto che la giuria incaricata di selezionare la cinquina di film per la categoria Miglior Film in Lingua Straniera e’ composta perlopiu’ da persone avanti con gli anni, alle quali magari la sperimentazione cinematografica, l’uso di linguaggi espressivi nuovi e l’utilizzo di strutture narrative non lineari interessa meno di una sceneggiatura bella e ben raccontata. Non credo l’elemento di italianita’ dovuto al tema del libro e del film sia stato determinante per l’esclusione di GOMORRA: non si spiegherebbero altrimenti il grande successo ottenuto dal film a Cannes, agli EFA, le nomination ai Golden Globes, ai BAFTA ecc…



L’incetta di statuette fatta dal film di Boyle, The Millionaire ha lasciato un po’ tutti a bocca aperta. Cosa ne pensi?

Premetto che amo Danny Boyle, e lo seguo da tempi ancora poco sospetti, cioe’ da quando usci’ TRAINSPOTTING nel 1996. All’epoca stavo facendo l’Erasmus a Bristol e ricordo benissimo l’entusiasmo di tutti per quella pellicola… Dopo averla vista iniziai ad appassionarmi dell’opera del regista, tanto da visionare tutti i suoi film (da SHALLOW GRAVE in poi) e da diventare una delle piu’ accanite fan di uno dei suoi attori feticcio, Ewan McGregor. SLUMDOG MILLIONAIRE mi e’ piaciuto e mi ha emozionato: ho ritrovato tanti elementi tipici del cinema di Boyle (la grandissima cura nella scelta della colonna sonora, il montaggio veloce, lo stile movimentato e vivace, le inquadrature “a sorpresa”), ma in generale credo il film sia stato un po’ sopravvalutato… 8 Oscar sono forse un po’ troppi per un film di cui, credo, difficilmente ci ricorderemo tra un paio d’anni.

E’ uscito da poco nelle sale “Gran Torino” diretto e interpretato dal sempreverde Clint Eastwood. Ti è piaciuto?

Ammetto di aver pianto al termine del film. Mi e’ piaciuto molto, mi ha emozionato, commosso, convinto sotto ogni aspetto. A 78 anni il mitico Clint ha ancora l’energia e la grinta per prendersi in giro, con un’interpretazione che sbeffeggia quell’Ispettore Callaghan che lo rese celebre. Impeccabile la regia, comprensibile il fatto che il film non si sia guadagnato nemmeno una nomination agli Oscar: troppo politicamente scorretto per un’America in cui l’uguaglianza tra etnie e’ ancora lontana. Insomma, un’opera decisamente matura per un artista che, si spera, non abbandonera’ la recitazione per dedicarsi solo alla regia come ha promesso…



Il cinema italiano è spesso sotto l’occhio del ciclone perché alterna cose molto belle a cose molto brutte. Sei d’accordo?

Abbastanza, purtroppo… Il talento non manca in Italia, cio’ che manca sono forse i mezzi, sia da un punto di vista organizzativo che da un punto di vista produttivo. Non sono certo un’esperta del settore, ma la mia esperienza di 5 anni a Los Angeles mi ha fatto rendere conto di come negli USA le cose funzionino un po’ meglio anche nel mondo del cinema: non voglio dire che la’ ci sia piu’ serieta’, ma forse tutto viene fatto con un maggior rispetto delle regole, con piu’ rigore e controllo. Credo che in America il cinema sia (e venga da tutti considerato) una vera e propria industria, mentre in Italia abbiamo forse la tendenza a considerarlo piu’ come una forma alta di artigianato che come un reale tipo di industria. Certo, anche il fatto che negli States molti piu’ capitali vengano investiti nella cinematografia e’ un fattore da tenere sempre ben presente…

Dimmi i 5 film che tutti dovrebbero vedere secondo Martina Riva

Mmm... Non sono un critico cinematografico ne’ un’insegnante di Storia del Cinema, quindi indichero’ alcune opere che mi hanno colpito moltissimo e che mi hanno insegnato a capire meglio quest’arte cosi’ affascinante.

- ARANCIA MECCANICA di Stanley Kubrick

- APOCALYPSE NOW di Francis Ford Coppola

- TAXI DRIVER di Martin Scorsese

- 8 1/2 di Federico Fellini

- SE7EN di David Fincher

I 5 album che porteresti sempre con te?

Solo 5? Premetto che senza musica non so stare, e che pur avendo dei punti di riferimento musicali ben precisi, le mie “fissazioni” cambiano abbastanza spesso. Quelli che ti indico sono 5 album che non mi stanco mai di ascoltare e riascoltare.

- OCTOBER, U2

- THE WALL, Pink Floyd

- IN RAINBOWS, Radiohead

- ZIGGY STARDUST, David Bowie

- IN YOUR HONOUR, Foo Fighters

Cosa fa Martina Riva nel free time?

Indovina un po’? Lo so, rischio di diventare monotona, ma nel mio tempo libero mi dedico ai film, sia a quelli in sala che all’home video! A parte questo, cerco di vedere (o almeno di sentire) gli amici che per mancanza di tempo non riesco a incontrare durante la settimana. Mi faccio grandi passeggiate con il mio I-pod carico, giro per mostre e leggo le mie riviste preferite (prima fra tutte EMPIRE)

Infine..Un consiglio a chi vuole diventare giornalista?

Pazienza, determinazione, convinzione, coraggio. L’importante e’ crederci sempre, non mollare mai, soprattutto quando ti sbattono le porte in faccia! Un unico consiglio: imparare bene le lingue, piu’ se ne conoscono (in maniera seria), meglio e’!

11 commenti:

  1. Anonimo31.3.09

    Davvero una bellissima intervista, interessante e molto piacevole da leggere!
    Complimenti Martina per la competenza, la simpatia e la forte passione che dimostri di nutrire nei confronti del tuo lavoro, credo che la determinazione e l'entusiasmo siano elementi fondamentali per continuare la bella carriera che stai portando avanti. Brava!

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  2. Anonimo31.3.09

    Che creatura divina

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  3. Anonimo1.4.09

    Tanti, tantissimi complimenti Martina! Sei veramente brava "come so pari - dite par furlan"

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  4. Anonimo1.4.09

    la semplicita' con cui ti descrivi e' come ascoltare le tue cronache; di facile comprensione semplici ma ricche di dati fondamentali per avere un quadro molto specifico dell'argomento trattato
    brava....mi emozioni sempre
    il figlio di dodo

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  5. Anonimo1.4.09

    Su Kubrick sono con te ma su Clint no

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  6. Anonimo3.4.09

    Martina sei bella e brava...cosa volere di + dalla vita:)

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  7. Anonimo6.4.09

    Semplicemente la numero Uno.
    I tuoi amici: Giò, Rina, Berry...

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  8. Anonimo8.4.09

    Martina, ho avuto il piacere di conoscerti in un viaggio in Marocco, ed il tuo sorriso contagiava tutti.
    Ti ho rivista dagli schermi di sky, e vorrei semplicemente dirti che ci sono pochi personaggi televisivi che riescono a bucare lo schermo come fai tu.
    un saluto....Pietro

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  9. perfavoure guarda qua cosa hanno fato in Pakistan..
    http://www.dawn.com/wps/wcm/connect/dawn-content-library/dawn/news/pakistan/03-church-set-on-fire-near-sialkot-ss-01

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  10. Anonimo4.2.10

    troppo simpatica questa giornalista.se non mi sbaglio lo vista nella puntata de "i cinepatici" circondata dai maschietti a dare il punto di vista femminile delle saghe di fantascienza e fumettistiche cinematografiche.simpaticissima!:)

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  11. Anonimo28.5.10

    non ho avuto il piacere di conoscerla personalmente, dallo schermo mi sembra una brava ragazza, certamente è bellissima! bacio claudio

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