

Da chi si impara di più nel tuo lavoro?
Se si ha la voglia e si sa essere umili possiamo imparare da tutti perché ognuno di noi all'interno di una redazione può trarre dall'altro beneficio dall'altro. Ovviamente non posso nascondere che avere dei professionisti dentro casa aiuta molto. Una volta un grande giornalista della Rai, Eugenio De Paoli mi disse:" bisogna ricordarsi che il servizio è di tutti: del giornalista, del montatore, del regista."
Quali eventi da te raccontati ricordi con maggiore emozione?
In primis non posso che dire il Giro d’Italia del 1999 e la squalifica di Marco Pantani o meglio il linciaggio di Pantani. Fu un momento crudo che rimarrà, che ricorderò sempre. Poi la morte di Fabrizio Meoni nella Parigi Dakar del 2005. Andammo nel suo paese natale, Castiglion Fiorentino(Ar). Tutti avevano il lutto nel volto. Il dolore era visibile perché avevano perso un amico, un fratello. Conobbi li, don Buresti che con Fabrizio si occupava di un associazione chiamata “Solidarietà con le mani”. Uno di quei preti speciali, che vivono per gli altri e che si occupava dei paesi africani più poveri.Poi ricordo con piacere la vittoria dell’europeo azzuro di volley e lo scudetto della Piaggio Roma sempre nella pallavolo. Fu una vittoria sul filo del rasoio. In ordine cronologico poi non posso non citare la vittoria nel Gran Premio di Monza di Vettel. Strepitosa.

Conosci molto bene il mondo della F1. Qualche aggettivo per i piloti più importanti?
Raikkonen è di carattere schivo, un po’ orso ma se lo si conosce è una persona gradevole e con un talento ed una bravura unica. Un fenomeno.
Alonso è un ragazzo squisito e simpatico oltre che un bravo pilota, probabilmente il migliore in circolazione attualmente. Intelligentissimo.
Massa è maturato in questa stagione ed è anche lui molto simpatico e alla mano.
Hamilton invece è totalmente costruito. Troppo perfettino per essere vero. Grande talento anche lui ma con poca capacità di reggere la pressione
Voglio citare anche Kubica e Rosberg tra i più talentuosi e naturalmente Vettel. Il più giovane vincitore di una gara di F1. Simpatico e disponibile. Un vero gentleman che ha vinto in condizioni meteo proibitive.E’ veramente forte.
Qual è tra i piloti del passato, il tuo mito?
Valentino Rossi ha vinto il suo ennesimo titolo...
Dire qualcosa di originale su Valentino Rossi è praticamente impossibile, che sia un campionissimo non ci sono dubbi, il più forte di tutti nell'era moderna è altrettanto fuori discussione. In assoluto non saprei, Agostini correva su moto che mettevano i brividi e su piste in cui la sicurezza era data da qualche balla di fieno, ha vinto anche al TT e spesso in una giornata scendeva da una moto per salire (e vincere) su un altra di una classe diversa. Era un fenomeno. Ma anche Rossi ha vinto in tutte le categorie, ha dimostrato una capacità di gestirsi, e di gestire le varie situazioni (passaggio di classe, di scuderia, di gommista) che nessun altro avrebbe avuto. Poi a Laguna Seca ha di fatto ucciso le sicurezze di Stoner e con esse il campionato.Ago e Vale sono due piloti che sono sempre caduti poco ma non perchè non guidino al limite ma anzi perchè il limite lo fissano loro, rispettando quello della moto. E' gente che vede un attimo prima degli altri quello sta per accadere e questo fa la differenza. Sempre.

A Singapore abbiamo assistito al debutto della Formula 1 in nottura. Esperienza da ripetere?
F1 in notturna? si perchè al di là del circuito (comunque uno dei cittadini su cui si sono visti più sorpassi) le immagini ed il glamour in notturna sono la migliore pubblicità per la F1. Poi non si può negarlo: con la crisi che c'è i soldi (per ora) sono in arabia e i oriente ed allora Ecclestone fa anche bene a seguire il trend. In aggiunta con la gara in notturna rispetta anche le esigenze degli europei. Meglio di così?
Obiettivi professionali per il futuro?
Cosa fai nel tempo libero?
Cerco di rilassarmi con la famiglia, gli amici.. insomma cose semplici. Amo viaggiare e appena posso scappo. Poi lo sci e il windsurf due mie grandi passioni che coltivo da anni. Poi qualche giro in moto, ma senza correre troppo!
Che consigli da Simone de Luca ai giovani che si avvicinano al giornalismo?
Non credersi mai più importanti di altri, ma apprezzare il lavoro di squadra. Mettere tanta umiltà e non fare il giornalista solo per metterci la faccia. Incredibile a dirsi si può scoprire facendo televisione che la parte più bella del lavoro può essere anche quella dietro le quinte, in una sala di montaggio o accanto all’operatore per scegliere l’immagine migliore per raccontare e rendere vivo quello che si ha in mente.
La cosa più bella del nostro lavoro, per me, è vedere quello che accade e raccontarlo agli altri.
Non comprendo molto cosa centrino i giornalisti sportivo con sky tg24. Loro hanno il canale 200 o sbaglio?
RispondiEliminaMolto bella l'intervista, ma viva Hamilton:)
RispondiEliminaMi pare che lo sport faccia parte del notiziario oppure sbaglio?
RispondiElimina;)
grande simone de luca! è un ragazzo d'oro e si capisce chiaramente che quel che dice non è pura prosa ma il suo modo di essere e vivere.
RispondiEliminagrande grande grande!
Davvero bella questa intervista.
RispondiEliminaBravi tutti e due i Simone
Figlio di un grande padre, lui dall'intervista non sembra da meno.
RispondiEliminaauguri
sembra molto ferrato sui motori.
RispondiEliminaComplimenti anche al padre. Un mostro sacro
Simone, cosa pensi di Simoncelli invece? ha stoffa vera?
RispondiEliminasecondo me è uno che può uscire bene. Come ha vinto quest'anno, il modo in cui ha deciso di non fare il passo più grande della gamba scegliendo Ducati subito e anzi volendo rimanere in 250 per crescere.
RispondiEliminaIo il motomondiale lo seguo per quello che vedo, non sono sulle piste purtroppo, però magari Simoncelli non sarà un altro Valentino Rossi però è un giovane interessante.
Anche se io, per quello che ho visto, delle nuove generazioni ho una predilezione per Dovizioso. E' forte ed usa molto la testa senza strafare
Simone, se posso un'altra cosa.
RispondiEliminaIl motore unico in F1?Idea stramba no?
idea folle, facendo un conto con un motore per ogni due gare per ogni monoposto. se lo moltiplichi per 18 gare fa nove motori a vettura per stagione più quelli dei test e quelli da usare giocandosi il jolly se uno ha necessità di cambiarlo. Diciamo che ogni macchina monta 12 motori l'anno per 20 macchine sono circa 240 motori. Quale fabbrica potrebbe fornirli?
RispondiEliminae poi: come si fa a dire che la f1 è il massimo del progresso se il motore è uguale per tutti.
e ancora: a quale grande casa motoristica interessa partecipare ad un campionato in cui il motore lo fa un altro?
troppe controindicazioni a fronte di un contenimento dei costi che potrebbe essere realizzato in altro modo.
bella simo
RispondiEliminaun tuo amico caro