giovedì 16 ottobre 2008

Le Interviste de "Il Mondo di Sky Tg24": Simone De Luca

Incontriamo oggi un ragazzo che ha lo sport nelle vene. Intervistando, o meglio chiacchierando con Simone De Luca, 32 enne romano, si percepisce in maniera assoluta il suo Amore per lo sport e per il suo lavoro.


Raccontaci qualcosa di te, dei tuoi inizi e dell'approdo a Sky




Provengo da una famiglia di giornalisti. Mio nonno è stato caporedattore Rai e si è occupato di ciclismo e mio padre Massimo de Luca è attualmente direttore responsabile di Raisport, prima è stato il direttore dello sport a Mediaset e prima ancora era in Rai a condurre la trasmissione mito dei tempi in cui non c’era il calcio in TV: Tutto il calcio minuto per minuto. Non nascondo quindi di essere figlio d'arte e spero vivamente di poter ripercorrere la carriera di mio padre anche se so che sarà quasi impossibile. In ogni caso mi iscrissi alla facoltà di ingegneria perché il mio sogno era di lavorare un giorno in Formula 1. Compresi subito che però che non era la strada giusta per me. Allora mio padre mi chiese cosa volesse veramente fare ed io risposi: il giornalista. Iniziai a Roma a Radio Italia. Venivo pagato poco ma venivo pagato e nel nostro mestiere non è poco. Era il 1997 e seguivo di tutto. Il primo evento importante fu il concorso ippico di piazza di Siena. Nel frattempo mandavo curriculum un po' dappertutto ed iniziai così la collaborazione con il giornale "Il Tempo" dove seguivo la pallavolo e anche, incredibile per un non calciofilo come me, il calcio. Nel 1998 iniziai a lavorare per Rtl Roma e venni mandato a seguire la Tirreno Adriatico di ciclismo. Nel 1999 seguì il giro d'Italia, quel giro d'Italia dove fu cacciato ed estromesso dalle gare Marco Pantani. Fummo i primi a dare la notizia dell'esclusione. Dopo di questo feci anche altre cose: uffici stampa, servizi non sportivi. Insomma volevo provare un po' qualche cosa di nuovo ma compresi subito che volevo tornare a fare il giornalista sul campo. Mi arrivò allora una telefonata di un amico che mi propose di lavorare per un canale del pacchetto Sky chiamato Nuvolari. Era il 2001 e quando lo dissi a mio padre ne fu felice. Nel 2003 ci fu l'approdo a Sky Sport nella redazione romana che, tra le altre cose, si occupa di confezionare lo sport per Sky Tg24 e da allora fino al 2007 mi sono occupato della conduzione delle notizie sportive. Ad oggi invece oltre a condurre faccio anche un po' di telecronache di Formula BMW , Ferrari Challenge e anche la F1, il sogno di una vita da toccare finalmente con mano.

Da chi si impara di più nel tuo lavoro?

Se si ha la voglia e si sa essere umili possiamo imparare da tutti perché ognuno di noi all'interno di una redazione può trarre dall'altro beneficio dall'altro. Ovviamente non posso nascondere che avere dei professionisti dentro casa aiuta molto. Una volta un grande giornalista della Rai, Eugenio De Paoli mi disse:" bisogna ricordarsi che il servizio è di tutti: del giornalista, del montatore, del regista."

Quali eventi da te raccontati ricordi con maggiore emozione?

In primis non posso che dire il Giro d’Italia del 1999 e la squalifica di Marco Pantani o meglio il linciaggio di Pantani. Fu un momento crudo che rimarrà, che ricorderò sempre. Poi la morte di Fabrizio Meoni nella Parigi Dakar del 2005. Andammo nel suo paese natale, Castiglion Fiorentino(Ar). Tutti avevano il lutto nel volto. Il dolore era visibile perché avevano perso un amico, un fratello. Conobbi li, don Buresti che con Fabrizio si occupava di un associazione chiamata “Solidarietà con le mani”. Uno di quei preti speciali, che vivono per gli altri e che si occupava dei paesi africani più poveri.Poi ricordo con piacere la vittoria dell’europeo azzuro di volley e lo scudetto della Piaggio Roma sempre nella pallavolo. Fu una vittoria sul filo del rasoio. In ordine cronologico poi non posso non citare la vittoria nel Gran Premio di Monza di Vettel. Strepitosa.



Conosci molto bene il mondo della F1. Qualche aggettivo per i piloti più importanti?

Raikkonen è di carattere schivo, un po’ orso ma se lo si conosce è una persona gradevole e con un talento ed una bravura unica. Un fenomeno.
Alonso è un ragazzo squisito e simpatico oltre che un bravo pilota, probabilmente il migliore in circolazione attualmente. Intelligentissimo.
Massa è maturato in questa stagione ed è anche lui molto simpatico e alla mano.
Hamilton invece è totalmente costruito. Troppo perfettino per essere vero. Grande talento anche lui ma con poca capacità di reggere la pressione
Voglio citare anche Kubica e Rosberg tra i più talentuosi e naturalmente Vettel. Il più giovane vincitore di una gara di F1. Simpatico e disponibile. Un vero gentleman che ha vinto in condizioni meteo proibitive.E’ veramente forte.

Qual è tra i piloti del passato, il tuo mito?


Gilles Villeneuve. Avevo solo 6 anni quando morì ma mi affascinò molto la sua storia. Forse non sarà stato un campionissimo ma per me rimane un esempio di uomo di sport, cosi come Jean Alesi tra i più recenti. Non ho mai amato Ayrton Senna ma solo perché non ha mai corso per la Ferrari. Oggi, con più obbiettività, riconosco il suo essere un vero campione.

Valentino Rossi ha vinto il suo ennesimo titolo...


Dire qualcosa di originale su Valentino Rossi è praticamente impossibile, che sia un campionissimo non ci sono dubbi, il più forte di tutti nell'era moderna è altrettanto fuori discussione. In assoluto non saprei, Agostini correva su moto che mettevano i brividi e su piste in cui la sicurezza era data da qualche balla di fieno, ha vinto anche al TT e spesso in una giornata scendeva da una moto per salire (e vincere) su un altra di una classe diversa. Era un fenomeno. Ma anche Rossi ha vinto in tutte le categorie, ha dimostrato una capacità di gestirsi, e di gestire le varie situazioni (passaggio di classe, di scuderia, di gommista) che nessun altro avrebbe avuto. Poi a Laguna Seca ha di fatto ucciso le sicurezze di Stoner e con esse il campionato.Ago e Vale sono due piloti che sono sempre caduti poco ma non perchè non guidino al limite ma anzi perchè il limite lo fissano loro, rispettando quello della moto. E' gente che vede un attimo prima degli altri quello sta per accadere e questo fa la differenza. Sempre.



Chi vince il campionato di F1?Un pronostico di Simone..



Meno due alla fine del campionato. Se la matematica è una scienza esatta vince Hamilton. Però l'inglese non è certo quello che merita di più. Un fenomeno come talento e aggressività di guida, un pilota mediocre come capacità di gestire le situazioni e un campionato. Ridate a Massa i punti persi in Ungheria e a Singapore ed ecco che si avrebbe la reale percezione di chi dovrebbe vincere il campionato. E non perchè sia un fenomeno assoluto ma perchè è veloce nel giro secco in qualifica, maturato in gara ed ha la macchina che, a parte pochi casi, è sempre stata la migliore. Ma la f1 non è scienza esatta, magari alla fine vince il caparbio Kubica.Gli unici che fanno veramente la differenza in questo momento sono Alonso (con una Renault inferiore alla concorrenza) e Vettel. E' l'unico pilota degli ultimi anni ad aver vinto una corsa con una macchina non al top. se non bastasse questo: a Monza ci sono state condizioni particolari ma la costanza con cui va a punti (e legna uno come Bourdais ritenuto un fenomeno che in america ha stravinto) ricorda un pilota che si mostrò un fenomeno con la Toleman, un certo Senna, ed anche uno che con una Jordan alla prima gara si qualifica sesto, un certo Schumacher.


A Singapore abbiamo assistito al debutto della Formula 1 in nottura. Esperienza da ripetere?


F1 in notturna? si perchè al di là del circuito (comunque uno dei cittadini su cui si sono visti più sorpassi) le immagini ed il glamour in notturna sono la migliore pubblicità per la F1. Poi non si può negarlo: con la crisi che c'è i soldi (per ora) sono in arabia e i oriente ed allora Ecclestone fa anche bene a seguire il trend. In aggiunta con la gara in notturna rispetta anche le esigenze degli europei. Meglio di così?


Obiettivi professionali per il futuro?



Uno su tutti: poter seguire 2- 3 stagioni di F1 complete, dalla prima all’ultima gara. Sarebbe il massimo.

Cosa fai nel tempo libero?

Cerco di rilassarmi con la famiglia, gli amici.. insomma cose semplici. Amo viaggiare e appena posso scappo. Poi lo sci e il windsurf due mie grandi passioni che coltivo da anni. Poi qualche giro in moto, ma senza correre troppo!

Che consigli da Simone de Luca ai giovani che si avvicinano al giornalismo?


Non credersi mai più importanti di altri, ma apprezzare il lavoro di squadra. Mettere tanta umiltà e non fare il giornalista solo per metterci la faccia. Incredibile a dirsi si può scoprire facendo televisione che la parte più bella del lavoro può essere anche quella dietro le quinte, in una sala di montaggio o accanto all’operatore per scegliere l’immagine migliore per raccontare e rendere vivo quello che si ha in mente.
La cosa più bella del nostro lavoro, per me, è vedere quello che accade e raccontarlo agli altri.



12 commenti:

  1. Anonimo16.10.08

    Non comprendo molto cosa centrino i giornalisti sportivo con sky tg24. Loro hanno il canale 200 o sbaglio?

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  2. Anonimo16.10.08

    Molto bella l'intervista, ma viva Hamilton:)

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  3. Mi pare che lo sport faccia parte del notiziario oppure sbaglio?
    ;)

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  4. Anonimo16.10.08

    grande simone de luca! è un ragazzo d'oro e si capisce chiaramente che quel che dice non è pura prosa ma il suo modo di essere e vivere.
    grande grande grande!

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  5. Anonimo17.10.08

    Davvero bella questa intervista.
    Bravi tutti e due i Simone

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  6. Anonimo17.10.08

    Figlio di un grande padre, lui dall'intervista non sembra da meno.
    auguri

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  7. Anonimo19.10.08

    sembra molto ferrato sui motori.
    Complimenti anche al padre. Un mostro sacro

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  8. Anonimo19.10.08

    Simone, cosa pensi di Simoncelli invece? ha stoffa vera?

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  9. secondo me è uno che può uscire bene. Come ha vinto quest'anno, il modo in cui ha deciso di non fare il passo più grande della gamba scegliendo Ducati subito e anzi volendo rimanere in 250 per crescere.
    Io il motomondiale lo seguo per quello che vedo, non sono sulle piste purtroppo, però magari Simoncelli non sarà un altro Valentino Rossi però è un giovane interessante.
    Anche se io, per quello che ho visto, delle nuove generazioni ho una predilezione per Dovizioso. E' forte ed usa molto la testa senza strafare

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  10. Anonimo19.10.08

    Simone, se posso un'altra cosa.
    Il motore unico in F1?Idea stramba no?

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  11. idea folle, facendo un conto con un motore per ogni due gare per ogni monoposto. se lo moltiplichi per 18 gare fa nove motori a vettura per stagione più quelli dei test e quelli da usare giocandosi il jolly se uno ha necessità di cambiarlo. Diciamo che ogni macchina monta 12 motori l'anno per 20 macchine sono circa 240 motori. Quale fabbrica potrebbe fornirli?
    e poi: come si fa a dire che la f1 è il massimo del progresso se il motore è uguale per tutti.
    e ancora: a quale grande casa motoristica interessa partecipare ad un campionato in cui il motore lo fa un altro?
    troppe controindicazioni a fronte di un contenimento dei costi che potrebbe essere realizzato in altro modo.

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  12. Anonimo21.10.08

    bella simo
    un tuo amico caro

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