martedì 8 luglio 2008

Le Interviste de "Il Mondo di Sky Tg24": Nicola Veschi





Nicola Veschi, 33anni, bolognese, laureato in Giurisprudenza, giornalista professionista. Oggi lo conosciamo meglio.






Raccontaci qualcosa di te e dei tuoi inizi nel mondo del giornalismo..



Ho iniziato a scrivere quando ero all’Università per lo più per riviste di musica e cinema. Avendo vissuto negli Stati Uniti (dove ho fatto le primissime esperienze in tv in un’emittente di Boston) e parlando molto bene l’inglese ho sfruttato le mie capacità intervistando cantanti, attori di tutto il mondo… Prima intervista della mia vita? A Leonardo Di Caprio poco prima dell’uscita del film “Titanic”. Poi ne sono seguite tante altre. Per tre anni dalla mia (amatissima) Bologna ho collaborato con carta stampata e non solo. Radio, il primo vero grande amore: alcune inchieste per Radio Nettuno Onda Libera e poi la prima diretta della mia vita (fatta così, su due piedi, senza che mi fosse stato detto di prepararmi) su Radio Città del Capo (circuito Radio Popolare)… è la gavetta: scegli di inseguire un sogno e ti industri per capire come andare avanti. Una gran fatica ma anche super-stimolante (passatemi il termine). A 25 anni è difficile aver chiaro in mente esattamente di cosa ti vorrai occupare per il resto della vita. Nel 2000 il salto di qualità a Milano dove ho lavorato a Rock OnLine prima e a BluSat2000 poi. Di nuovo la radio: che grande mezzo! In assoluto è quello che mi affascina di più anche oggi che lavoro in televisione: le voci, le parole, i suoni… Mi emoziona molto non solo pensare al periodo trascorso in radio ma anche ascoltare la radio parlata (che preferisco ai network solo musica). Due anni di Milano e poi sono scappato. 2 ottobre 2002: è una data che ricorderò a lungo: colloquio con Franco Ferraro (lo steso che ha mandato davanti alla telecamera per la prima volta Gianluca Semprini! Evidentemente è uno che di tv ne capisce Franco). Quattro mesi dopo sono arrivato a StreamNews, poi siamo diventati Sky… ed oggi sono sempre qui. Mi occupo di cronaca sperando di riuscire a trasmettere a chi è a casa il senso dei fatti che mi trovo a raccontare. Evitando fronzoli, retorica e soprattutto quel pietismo facile che oggi riempie i palinsesti (e ahinoi anche i telegiornali).

Il mondo di Sky tg24 è il titolo del blog. Com’è per Nicola Veschi questo mondo?



È il luogo in cui lavoro. Una grande azienda in continua trasformazione. L’unica vera alternativa per chi oggi vuole fare questo mestiere in tv. La forza di Sky sta nel suo editore. Diverse volte ho provato sulla mia pelle confrontandomi con colleghi di altre testate cosa vuole dire avere un editore straniero, americano. Nessun condizionamento, vera libertà nel raccontare i fatti. Almeno questa è la mia esperienza. Raramente un mio pezzo è stato rimaneggiato nella sua impostazione. So che altrove non è così. Chi lavora con me ha colto a piene mani l’opportunità e sa che questo vantaggio giustifica anche le arrabbiature che sono inevitabili in qualsiasi lavoro. Comunque sia siamo fortunati, molto fortunati. Ho diversi amici colleghi che sono anche più grandi di me e sono ancora precari o fanno i free-lance perché costretti e non per scelta.

Ti occupi di cronaca: attualissimo il caso di Emanuela Orlandi. Puoi darci un tuo parere sugli ultimi risvolti?


L’Italia dei misteri… il caso Orlandi, il sequestro di Aldo Moro, la strage di Ustica. Ci sono alcune storie che hanno coinvolto e sconvolto gli italiani che ciclicamente ritornano attuali. Forse le risposte date dalla giustizia finora (a questi e ad altri casi) non sono state sufficienti per la gente comune. Sicuramente non tutto è stato detto e la dimostrazione sta proprio nel fatto che le dichiarazioni di Sabrina Minardi hanno suscitato così tanta curiosità non solo di chi è a casa e legge il giornale (o guarda la tv) ma soprattutto degli inquirenti, di chi da 25 anni sta indagando sulla scomparsa di Emanuela Orlandi senza trovare una risposta ai tanti interrogativi. La cosa più intrigante è che tornano nomi come quelli di Enrico De Pedis e Massimo Carminati legati (a proposito o no chi può dirlo?) a vicende che sembrano così distanti tra loro come la morte di Roberto Calvi e –appunto- il sequestro Orlandi. Secondo il cardinale Tarcisio Bertone si tratta di boutade estive. Siamo di fronte alle dichiarazioni di una donna non esattamente attendibile (e c’è da domandarsi perché abbia deciso di parlare solamente oggi –dice che sono morte delle presone di cui aveva paura, sarà così?-, oppure perché abbia deciso di parlare proprio oggi), affermazioni che trovano riscontri in alcuni fatti ma che poi finiscono in contraddizione con altre vicende dimostrate… La cronaca è fatta anche di queste cose: un anno fa a Torvajanica vennero trovate delle ossa. Oggi potrebbero essere legate alla vicenda della ragazza sparita nel 1982. Solo gli esami scientifici daranno una risposta. Trovo condivisibile la posizione della famiglia Orlandi che ha preso le distanze dalle boutade sensazionalistiche senza nascondere il suo bisogno di giustizia. Anche dopo 25 anni.



La cronaca fa la parte del leone nei tg: si abusa troppo di fatti cruenti?



No, direi invece che talvolta è sbagliato il modo in cui si affrontano fatti di cronaca. Oggi (soprattutto in televisione) si pensa più a insistere su aspetti che io trovo meno sostanziali (ad esempio le interviste ai parenti ed agli amici di ragazzi morti in un incidente stradale, piuttosto che le solite voci sul carovita o sugli esami di maturità). C’è poca originalità (e faccio anche un mea culpa in questo) nel raccontare i fatti. Per usare una figura retorica mi viene da dire che si dà voce alla pancia e meno alla testa. Il risultato è un appiattimento generale che non fa bene a noi giornalisti (perché ci facciamo una figura mediocre) e soprattutto a chi ci ascolta (non dimentichiamo l’alto valore formativo che l’informazione svolge ancora oggi!).

Come passa il tempo libero Nicola Veschi?



Faccio sport quasi tutti i giorni: ho nuotato una vita poi sono passato alla pallanuoto, infine per lavoro ho dovuto smettere ora dopo un lungo periodo di indolenza si è risvegliato il mio amor proprio e ho ripreso a nuotare. Leggo, preferibilmente sul terrazzo di casa mia in silenzio. L’ultimo libro? “Gerusalemme” di Renato Coen e Federica De Sanctis (mammamia che aziendalista!!! Ma avevo promesso ad un’amica che l’avrei letto per poi dirle cosa ne pensavo e mi è piaciuto!). Sono un fan sfegatato di Niccolò Ammaniti: mi piace da impazzire la sua scrittura così viva, che rapisce e proietta direttamente nelle vicende umane che racconta. “Ti prendo e ti porto via” è indubbiamente uno dei libri che (per come è scritto) mi è piaciuto di più in assoluto negli ultimi dieci anni. Recentemente ho ri-letto “Il romanzo di Ferrara”, di Giorgio Bassani. Tutt’altro genere ma sono uno di quei lacrimoni che si lasciano coinvolgere molto da chi sa entrare nell’anima delle cose. Alcune pagine di Bassani mi hanno lasciato senza fiato. Lo scorso inverno ho bevuto in un sorso i romanzi di Perez Revert. Infine… Confesso di essere un gran fruitore della televisione (via sat, inutile dirlo!): sono un grande appassionato dei canali documentaristici (National Geographic, HistoryChannel, Discovery…) e in particolare dei documentari ingegneristici. E poi esco con gli amici: mi divido tra Roma e Bologna… e il risultato talvolta è che in questo continuo avanti-indietro vedo pochi gli uni e gli altri.

Ti piacerebbe scrivere un libro? Su cosa?



Mi piacerebbe ma non è ancora il momento. Credo occorra una centralità che non ho ancora raggiunto. Ammiro molto chi riesce a scrivere un libro perché è un lavoro molto difficile. Per ora la mia vita è troppo caotica, devo mettere un po’ d’ordine prima… Temo comunque di subire molto la soggezione degli autori dei libri che leggo. Insomma, per ora le idee non mancano ma restano chiuse in un cassetto in attesa di trovare il loro giusto tempo per svilupparsi compiutamente. Per ora faccio l’apprendista!

Un consiglio per coloro che vogliono diventare giornalisti?




Studiare tanto, tutto. Leggere tutti i giorni i giornali (nazionali e internazionali). Per chi vuole fare televisione non guardare il Tg come passatempo ma capire il senso delle immagini. Scrivere, prendere appunti, ragionare sulle cose che si vedono. Non lasciare correre tutto come in un viaggio su un Eurostar a 300 Km l’ora. Imparare a conoscere il mondo, le persone che incontrano, le situazioni che vivono senza dare nulla per scontato. Un giornalista deve essere l’occhio della società: se non vedi non puoi raccontare. Altrimenti è tutta finzione. Le scuole di giornalismo sono un buon inizio anche se sono un sostenitore della gavetta partendo da zero: dalla classica telefonata ad una redazione per proporsi in poi. Non mollare. Essere pervicaci. Sgobbare duro. Patire anche (se capita) per mettere alla prova la propria ambizione (lo dice uno che ha passato settimane intere al telefono… ma alla fine è arrivato a Stream!). E ricordare sempre che “umiltà” è la parola d’ordine; nei confronti della professione (perché sono gli altri a giudicare il tuo lavoro) e nei confronti della vita (perché nulla ci è dovuto). Ogni uscita è una lezione. Lavorando ho scoperto che anche un pescatore 80enne dagli occhi celesti, la barba di tre giorni e il maglione infeltrito dalla salsedine incontrato sul molo di Stromboli può lasciare un segno. E se vale per me perché non posso dire lo stesso per i lettori/ascoltatori? … e comunque un consiglio su tutti: leggetevi Ryszard Kapuściński e capirete molte cose. Ottima lettura, grande scuola




Un sentito grazie a Nicola Veschi


35 commenti:

  1. Anonimo9.7.08

    Ottimo giornalista e direi ottima intervista

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  2. Anonimo9.7.08

    Bravissimo
    Questi giorni è in Spagna a seguire il caso della ragazza scomparsa

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  3. Anonimo9.7.08

    Veschi è un giornalista adorabile, serio e bello

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  4. Anonimo9.7.08

    Perchè non conduce più?

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  5. Anonimo9.7.08

    Personalmente lo titengo bravo e competente...anche molto molto bello

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  6. Anonimo10.7.08

    Giornalista fine e colto ma c'è di meglio

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  7. Anonimo10.7.08

    Umile lui?

    non credo

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  8. Anche su Nicola trovate nel mio blog alcuni simpatici fuori onda.

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  9. Anonimo10.7.08

    Dalla Spagna sta facendo un grande lavoro.
    Bravo Niko!

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  10. Anonimo10.7.08

    A me pare un mediocre.
    Ilaria

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  11. Anonimo10.7.08

    Spiace dirlo perchè sembra un bravo ragazzo, ma come giornalista è un po' mediocre, ha ragione Ilaria.
    Franco Varvello

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  12. Anonimo10.7.08

    A mio avviso ostenta troppo. Piu' misura non guasterebbe. E poi è meglio non avventurarsi troppo nella cronaca nera, in Spagna ha fatto ridere.
    Gioia Libertino

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  13. Anonimo11.7.08

    Dalla Spagna è stato esaustivo e preciso

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  14. Anonimo11.7.08

    Bravo Nicola e bravo Simone Mori per aver fatto domande ottime

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  15. Anonimo11.7.08

    Blog molto carino
    Compliementi a Veschi

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  16. Anonimo13.7.08

    Nicola Veschi ha un potenziale ancora più alto di quello che sta esprimendo..dategli la conduzione e toglietela a..meglio star zitta

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  17. Anonimo14.7.08

    Direi che è un giornalista vero. Non un fantoccio che pensa solo all'immagine

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  18. Anonimo14.7.08

    Bravo Veschi
    come mai nn conduce +?

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  19. Anonimo16.7.08

    bravo Veschi

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  20. Anonimo16.7.08

    Una bella chiacchierata con un ragazzo molto bravo

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  21. Anonimo18.7.08

    Buon cronista... ma perchè prima conduceva?

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  22. Anonimo20.7.08

    Ho letto l'intervista, ma .... "editore americano"???
    Ma Murdock non è australiano?!?!?!
    Andiamo bene, Nicola, se non sai neanche chi è il tuo editore...

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  23. Anonimo20.7.08

    Si prima conduceva, ma deve aver fatto qualcosa di sbagliato perché dopo pochi mesi non è più andato in video. Mi ricordo che all'inizio stava al mattino. Ma non era il massimo, meglio ora.

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  24. Anonimo20.7.08

    Veschi è bravissimo secondo me. La sua cronaca è sempre ottima

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  25. Anonimo23.7.08

    Nicola come posso mettermi in contatto con te

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  26. Anonimo24.7.08

    Mi piace tanto Veschi

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  27. Anonimo31.7.08

    Guarda Davide che invece Murdock E' americano. Ha cambiato nazionalita' diversi anni fa per questioni fiscali... quindi Nicola ha ragione.

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  28. Anonimo1.8.08

    Quando torni Nicola? non ti si vede dalla Spagna

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  29. Anonimo9.8.08

    l'ho visto da lampedusa in questi giorni. sta seguendo gli sbarchi di clandestini

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  30. Anonimo12.8.08

    ottimi servizi dall'isola. davvero bravo Nicola.

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  31. Anonimo3.9.08

    E' un po' che non lo vedo più? Era a Fiumicino qualche giorno fa... poi non si è più visto in video? L'ho perso? Qualcuno ha notizie?

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  32. Anonimo4.9.08

    credo non lavori più a Sky....o forse boh

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  33. Anonimo16.9.08

    macchè non lavora più a sky!!! sabato era all'alitalia... vedetevi i fuori onda sul blog di atzori!

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  34. Anonimo24.9.08

    ma è sempre lì a fiumicino veschi!!! bravo bravo

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  35. Anonimo17.12.08

    Murdock americano?
    Ma se ha la nazionalità australiana e ha vissuto mezza vita in australia secondo te è americano?
    Quindi per te Mike Bongiorno è americano!?

    Mentalità australiana al 100% (e meno male, fosse stato americano NewsCorp avrebbe già chiuso da tempo)

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