venerdì 25 luglio 2008

Le Interviste de "Il Mondo di Sky Tg24": Luigi Casillo


Raccontaci qualcosa di te, chi è Luigi Casillo e come ha iniziato la carriera giornalistica
Sono nato vicino a Napoli 35 anni fa, vivo a Milano da più di 15 anni, sono sposato e ho due figli. La passione per il giornalismo praticamente l’ho sempre avuta. Ricordo che da ragazzino uno dei miei giochi preferiti era simulare la conduzione del telegiornale. Da prestissimo ho iniziato a collaborare con alcuni giornali locali, hobby che ho mantenuto anche dopo essermi trasferito a Milano per studiare alla Bocconi. Mi occupavo per lo più di cultura: recensivo libri e intervistavo scrittori. Un ottimo sistema per avere libri gratis. Finita l’università ho iniziato la carriera da bocconiano in una multinazionale americana. Ma mi sono bastati pochi mesi per capire che non era quella la mia strada. Ho bussato alla porta della Mondadori e dopo molte collaborazioni ho ottenuto un contratto da praticante a Donna Moderna. Negli anni sono poi passato ad altri giornali all’interno del gruppo.

Come sei arrivato a Sky?

Per la voglia di provare la televisione, quindi, in fondo, di assecondare un antico desiderio. Mi sono messo in contatto con Emilio Carelli pochi giorni dopo la sua nomina a direttore di Sky Tg24. L’ho incontrato nel luglio del 2003: arrivavo dal mare, mi sono presentato nel suo ufficio a Roma in pantaloni color aragosta. A quanto pare non si è formalizzato.
Chi sono i tuoi maestri, i tuoi miti?

Il mio mestiere consente ai cittadini di farsi un’opinione, quindi li mette nelle condizioni di essere liberi. Ecco, miei maestri sono quei giornalisti che hanno dimostrato in passato e dimostrano oggi di essere consapevoli del ruolo sociale che hanno e della responsabilità che gli viene richiesta. Non sono molti. I più assecondano solo un istinto narcisistico.

Vorrei chiederti un’opinione su una questione sempre calda: le morti bianche. Quasi ogni giorno uomini che perdono la vita, che lasciano mogli e figli. Appelli di Napolitano e bipartizan. Ma cosa si sta facendo o si dovrebbe fare in pratica per evitare una vera e propria mattanza?
Mi è capitato spesso di raccontare il dramma delle persone che muoiono sui luoghi di lavoro. Ricordo il caso di due cugini egiziani volati da un’impalcatura subito fuori Milano. Erano stati presi a piazzale Lotto la mattina stessa da un caporale e mandati in cantiere. Vorrei che si riflettesse sul fatto che dietro i lavoratori che muoiono molte volte ci sono imprenditori che vogliono risparmiare sui costi. Bisognerebbe aumentare i controlli, certo. Ma anche chiedere che cambi la mentalità: deve aumentare la consapevolezza del valore etico e sociale di ciò che facciamo. Tutti. Nel nostro Paese, in questo periodo, avverto un deficit di responsabilità.

È partita senza esclusione di colpi la campagna elettorale Usa. Obama è favorito ma sappiamo bene che i sondaggi lasciano il tempo che trovano e ci sono ancora più di tre mesi al voto. Vorrei una tua opinione sui canditati e un tuo pronostico.

Spero che vinca Obama. Sarebbe un buon segnale. Ma su di lui non mi faccio particolari illusioni: la politica è politica dappertutto.

Qual è ad oggi il servizio che hai fatto che più ti è rimasto dentro?
Ne cito due. L’intervista al Dalai Lama, che ho incontrato qualche settimana dopo l’uccisione dei monaci buddisti che protestavano in Birmania. Le sue parole testimoniavano un autentico dramma ma con una leggerezza incredibile. Durante il suo viaggio in Europa quasi nessun capo di Stato o di governo lo aveva ricevuto per non inimicarsi la Cina ma il suo sdegno era filtrato attraverso un’ironia che lo metteva a parecchi metri sopra le nostre povere teste. Poi cito l’incontro in Sudafrica con i ragazzi delle associazioni anti Aids: ogni giorno si ingegnano per far capire ai loro coetanei neri quanto sia pericoloso il virus. Sembra una banalità ma è un’impresa.

Obiettivi professionali per il futuro ?

Nel mio piccolo in questo mestiere ho fatto un po’ di tutto. Ho scritto articoli e ho chiuso pagine, ho coordinato e sono stato coordinato, ho condotto programmi e fatto interviste, ho lavorato nell’ufficio centrale e sono stato corrispondente. Mi manca l’esperienza del quotidiano, anche se c’è mancato poco, qualche tempo fa, al Sole 24Ore. Il lavoro fino a sera tardi, tuttavia, è poco compatibile con quello di padre: al momento lo escludo. Ultimamente ho iniziato a pensare a come potrebbe essere la mia vita in un ipotetico futuro da non giornalista.

Come passi il tempo libero? I tuoi hobbies principali?

Amo coltivare piante. Ne ho molte più di quante il mio cortile milanese potrebbe ospitarne ma non riesco a trattenermi. Per il resto leggo, guardo film, gioco con i miei figli e faccio sport.

Quali sono le tue letture preferite? E ti piacerebbe scrivere un libro in un prossimo futuro?
In questi giorni sto leggendo l’ultimo libro dello scrittore israeliano Amos Oz. In genere mi piace il mio conterraneo Erri De Luca. Anche grazie a mia moglie, lettrice accanita molto più di me, negli ultimi mesi mi sono imbattuto in una serie di giovani scrittori molto interessanti. Trovo sia un buon periodo per la narrativa. Pubblicare un libro? Per carità: con tutti i giornalisti scrittori che ci sono passerei inosservato. Piuttosto mi piacerebbe scrivere un film.

Ultima domanda che faccio a tutti voi: Cosa si sente di dire Luigi Casillo ai giovanissimi che vogliono fare i giornalisti?

Avere innanzitutto un minimo di onestà: non tutti sono fatti per questo mestiere. E poi infinita pazienza. Detto ciò, se si è capaci di riconoscere i treni che passano e si ha un minimo di fortuna, prima o poi si raggiunge la meta.

28 commenti:

  1. Anonimo25.7.08

    che intervista ragazzi miei! Rabbioso, crudo ma reale da far venire i brividi!

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  2. Anonimo25.7.08

    Bravo Casillo!

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  3. Anonimo25.7.08

    molto bravo.Classe da vendere

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  4. Anonimo25.7.08

    Distinto e sempre con toni eleganti. Bravo Luigi

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  5. Anonimo25.7.08

    di Luigi ho una stima incredibile
    Dario

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  6. Anonimo25.7.08

    Belle risposte...senza troppi fronzoli

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  7. Anonimo25.7.08

    Mi piace tanto Luigi Casillo...anche come uomo

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  8. Anonimo26.7.08

    sempre elegante e al posto giusto. Mi piace molto

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  9. Anonimo26.7.08

    Luigi se leggi questo blog una domanda. Vorresti scrivere un film..su cosa?

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  10. Anonimo26.7.08

    lasciatemi dire che Luigi Casillo incarna il cronista vero. Che CLASSE!

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  11. Anonimo26.7.08

    Avere innanzitutto un minimo di onestà: non tutti sono fatti per questo mestiere. E poi infinita pazienza. Detto ciò, se si è capaci di riconoscere i treni che passano e si ha un minimo di fortuna, prima o poi si raggiunge la meta.
    BEN DETTO

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  12. Anonimo27.7.08

    Un napoletano con accento milanese. Mamma mia, ma quanti sono questi napoletani?

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  13. Anonimo27.7.08

    Luigi è Luigi!
    basta

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  14. Anonimo27.7.08

    Amos Oz piace anche a me. Bravo Luigi

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  15. Anonimo28.7.08

    Conoscendo molto bene la redazione di Sky affermo che lui sta un gradino sopra tutti

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  16. Anonimo28.7.08

    Finalmente leggo qualche notizia su Luigi Casillo, che considero non solo bravo ma pure bellissimo. Era tanto tempo che cercavo informazioni su di lui. Aggiungo una curiosità: mandando email in giro, qualche mese fa sono entrata in contatto con sua moglie. Fa la giornalista pure lei, al settimanale Donna Moderna. Potete vederne la fotografia quando scrive l'editoriale, ogni tanto sul giornale. Ringrazio Simone Mori per l'idea di questo blog, che fa molto piacere a tutti i fan di Sky. Ciao, Cristina

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  17. Grazie a te Cristina e a tutti coloro che leggono il blog.

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  18. Anonimo28.7.08

    Rispondo a Rocco sul film. Per adesso il mio è un desiderio astratto più che un progetto vero e proprio. Ti dico tuttavia che se dovessi mettermi sul serio alla scrivania probabilmente il primo film che scriverei sarebbe una storia che racconti il lato oscuro della borghesia, insomma l'orrore che si nasconde dietro la porta chiusa delle nostre case belle e ordinate.

    Rispondo ad Anonimo sull'accento. Spero che la tua sia una battuta, un po' perché il napoletano che c'è in me ruggisce un po' perché sennò sarei veramente nei guai con i miei figli! Quando da milanesi doc (loro sì) mi mostrano una stèlla o aprono un cassètto non potrò più dir loro che in realtà nel cielo ci sono stélle e in casa solo cassétti. Un bel problema ;-)

    Grazie a tutti per l'affetto, Luigi Casillo

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  19. Anonimo29.7.08

    Forza Casillo...la classe non si inventa mica

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  20. Anonimo29.7.08

    Il migliore in assoluto

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  21. Anonimo31.7.08

    Adoro Casillo...vederlo più spesso sarebbe grandioso

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  22. Anonimo31.7.08

    Adoro Casillo...vederlo più spesso sarebbe grandioso

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  23. Anonimo7.9.08

    bravo casillo.Ti ammiro

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  24. Anonimo12.9.08

    Grazie di tutto Luigi

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  25. Anonimo15.10.08

    a me casillo nn piace!

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  26. Anonimo16.11.08

    BRAVISSIMO LUIGI, NE HAI FATTA DI STRADA!!!!SALUTI DA CARMINE AMBROSIO, UN TUO VICINO DI CASA, E RICORDA PORTA IN ALTO IL VALORE DEGLI N. SPARSI OVUNQUE!!!

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  27. Ciao Luigi. Ti ammiro per la tua splendida e tanto meritata carriera professionale. I miei complimenti davvero. Un abbraccio.

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